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Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori

In questa intervista, l'attore e regista Andrea Pennacchi ci parla di sè, del suo mondo artistico, del suo amore per la recitazione e del suo essere come un allenatore di boxe che aiuta gli attori a proiettare i loro colpi, per fargli affrontare al meglio ogni personaggio.

Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori - Angela Pensabene
Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori - Angela Pensabene

LA SUA VITA ARTISTICA È RICCA DI PRODUZIONI TEATRALI E TELEVISIVE. A QUALE È PIÙ LEGATO E PERCHÉ?


E' una domanda assai difficile! They were all my sons, per citare Miller, ma dovendo rispondere senza risultare troppo noioso: sono legato di più alle prime volte, al primo racconto (Omero non piange mai), al primo film (Io sono Li), alla prima serie con un ruolo importante - per me (Il paradiso per un verso e Petra per un altro), perché rappresentano punti di svolta, boe, del mio percorso artistico.


QUANTO DELLA SUA PERSONALITÀ C'È NEI PERSONAGGI CHE INTERPRETA? LE È MAI CAPITATO DI AVERE "DIFFICOLTÀ" NEL LIBERARSI DA UN PERSONAGGIO DALLA FORTE TEMPRA?


I personaggi non nascono che dal materiale che ho a disposizione, cioè me stesso, le mie esperienze, simpatie ecc. che fanno da gancio per esplorare persone che non sono io, ma quei ganci rimangono a lungo nella carne, anche dopo la fine di un film o di uno spettacolo.

Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori - Angela Pensabene
Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori - Angela Pensabene

LEI È ANCHE UN REGISTA TEATRALE, COM'È DIRIGERE DEI COLLEGHI E SE STESSO?


Mi vedo più come un coach, un allenatore di boxe, sto all'angolo, aiuto gli attori a elaborare una strategia, a usare i loro colpi migliori, a capire dove vanno la storia e il personaggio.

LAVORANDO IN PROSPETTIVA, DA DRAMMATURGO QUALE LEI È, QUALI SCENARI PENSA SIANO RISERVATI AL MONDO DELLA CULTURA E DELLA RECITAZIONE?


C'è un'accelerazione nell'ambito dei prodotti in video, soprattutto lo streaming e , nello specifico, le serie. Vedo una riduzione nell'ambito dei cinema e dei teatri, ma voglio essere ottimista, la fruizione collettiva di un racconto è una esperienza insostituibile, che continuerà ad avere un ruolo importante nella società, appena avremo domato questa epidemia e la paura che l'accompagna.

COM'È STATA LA SUA ESPERIENZA NEL RUOLO DEL RAGIONIER GALLI, NE IL PARADISO DELLE SIGNORE? (CON GIUSEPPE ZENO E GIUSY BUSCEMI)

COME LO VEDE IL PASSAGGIO DA FICTION A SOAP?


Ho amato molto Galli, una persona buona e solida, e mi fa piacere quando qualcuno ancora oggi si ricorda di lui. era un personaggio che non poteva sopravvivere al passaggio da fiction a soap, col relativo cambio di passo narrativo, e ci siamo dovuti salutare, ma a volte mi manca.

Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori - Angela Pensabene
Andrea Pennacchi: io come un coach che aiuta gli attori ad usare i loro colpi migliori - Angela Pensabene


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