Antonio Carosone: “Mio zio Renato nel 2020? Semplice e riservato”| INTERVISTA
Per ricordare il grande Renato Carosone, abbiamo incontrato suo nipote Antonio, figlio del fratello.
INTERVISTA AD ANTONIO CAROSONE
Gentile Antonio, qual e' il primo ricordo che Le salta alla mente, quando Le parlo di Suo zio Renato?
Salve, premetto che il mio papà era il fratello del maestro Carosone. Ricordo con enorme piacere e commozione le nostre riunioni di famiglia congiuntamente alla sorella Olga. Tra loro tre c’era grande sintonia ed affetto.

Qual e' la Sua canzone preferita? Per quanto mi riguarda Chella 'lla!
Maruzzella.
Se venissimo a Napoli, cosa possiamo trovare di Suo zio? Un museo, ecc ...
Purtroppo c’è molto poco. Per iniziativa personale c’è un murales realizzato ai “quartieri spagnoli. Null’altro.
Renato e' stato un grande pianista, oltre che cantautore, fiero della sua Napoli. Se ci fosse ancora, come se lo immagina nel 2021?
Zio Renato è stata una persona molto semplice e riservata. Oggi credo che non sarebbe stato diverso. D’altronde, a suo tempo, interruppe la sua carriera perché non si sentiva di scimmiottare i nuovi cantanti emergenti dell’epoca (urlatori). Continuò a studiare il piano, sua grande passione. Spero di esserle stato utile.