"CAPUT MUSICAE": il film dedicato ai giovani, intervista all'attrice Alessandra Carrillo | NEWS
"CAPUT MUSICAE", un film dedicato alla musica con canzoni originali scritte e composte dai ragazzi aderenti al progetto: in primis Leot (del gruppo pometino Ser&Leot) che ha curato anche la registrazione delle musiche, oltre ad aver composto i brani dei protagonisti della storia, assieme al contributo di Giovanni Clarizia e della cantante Fiamma Leonetti; in più ci sono anche alcune delle musiche non originali dei cantanti intervistati (Ser&Leot, Fiamma ma anche Elanor, Falling Giant, Fatou, Megalostrikes e NDM). Nel cast anche la straordinaria partecipazione di Alessandra Carrillo e Adelmo Togliani.

Tra gli allievi attori: Giovanni Papagni, Silvia Collatina, Flavia Dell’Avvocato, Simone Baieri, Elena Prigigallo, Giovanni D’Alessio, Alessandro Vecchio (tutti studenti delle scuole aderenti all’iniziativa, che hanno comunque collaborato anche in ruoli tecnici od in sceneggiatura) e con l’amichevole partecipazione degli attori Adelmo Togliani e della stessa Alessandra Carrillo che interpretano i professori.
Il trailer del docu-film "CAPUT MUSICAE, tra centro e periferia: Omnia Vincit Musica"
INTERVISTA AD ALESSANDRA CARRILLO
Cara Alessandra, che cosa rappresenta "Caput Musicae"? Un film dedicato ai giovani o anche più grandi?
CAPUT MUSICAE è un film indubbiamente dedicato ai giovani: vive delle loro energie e del loro interesse per la musica, che resta il fil rouge che nel racconto unisce il centro e la periferia romana. Il punto di vista è quello dei ragazzi che resta allo stesso tempo interessante da comprendere anche per chi è più grande di loro.
Cosa puo' dirci dei due protagonisti Marco e Federica?
Marco e Federica, interpretati dai bravissimi studenti Giovanni Papagni e Silvia Collatina, si incontrano e si scontrano a suon di musica e citazioni latine: la partecipazione al contest "Caput Musicae" prevede infatti che il brano abbia un riferimento alla cultura classica ed entrambi scelgono il tema "Odi et Amo" di Catullo. Marco è un rapper del Mamiani che prima viveva ad Ostia, da dove invece viene Federica, cantante indie. Il tema scelto fa intuire già i loro rapporti, ma oltre l'amore adolescenziale quell'odi et amo racconta anche e il rapporto con il quartiere (proprio e dell'altro/a) e con la musica stessa nelle svariate forme che passano dal rap all'indie per finire sulle tonalità più tradizionali della canzone romana.
Alessandra, oltre a far parte del cast artistico, ne ha curato la sceneggiatura: perché dovremmo vedere "Caput Musicae"?
La sceneggiatura è stata scritta principalmente dai ragazzi delle scuole partecipanti al progetto (Liceo Terenzio Mamiani di Roma, Liceo Anco Marzio di Ostia e Istituto Blaise Pascal di Pomezia), sotto la supervisione dello sceneggiatore Piero Balzoni e con la revisione finale del regista Tiki, anche lui giovanissimo, e mia: abbiamo scelto questo approccio proprio per partire dal loro modo di vedere la realtà - e nel confronto tra centro e periferia attraverso dinamiche meno scontate, che talvolta superano gli stereotipi che proprio noi più grandi abbiamo - e per capire come la musica rappresenti il loro quotidiano senza forzature. Volevamo che le vite dei personaggi si integrassero con i loro vissuti personali per permettere anche loro una certa naturalezza nell'interpretarli: ovviamente è stato poi tutto rivisto ed amalgamato in un docu-film che alterna finzione e realtà, includendo cantanti e gruppi musicali veri come se partecipassero anche loro al contest (Ser&Leot, Fiamma, Fatou, Elanor, Falling Giant, Megalostrikes e NDM). E forse è anche proprio questo mix, tra palco e realtà, a rendere interessante la visione.


Ci racconti dell'emozione, dopo aver ricevuto il "Premio Vincenzo Crocitti International"?
Onoratissima di ricevere il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti, dedicato ad un attore amato dal grande pubblico nella sua semplicità e che purtroppo non c'è più da 11 anni Lo ricevetti nell'ultima edizione pre-pandemica nel 2019 e fortunatamente dal vivo: ebbi quindi modo di condividere la gioia con gli amici presenti per questo mio primo riconoscimento come attrice e la sorpresa per il Premio stesso come dissi anche a Francesco Fiumarella - ideatore e autore del premio, a cui sono molto grata.

Prossimi progetti lavorativi?
Dopo questa avventura bellissima, con un gruppo di giovani professionisti e di studenti appassionati, come produttrice creativa di CAPUT MUSICAE, dove in realtà assieme all'amico attore Adelmo Togliani interpretiamo i professori organizzatori del contest, torno prettamente alla recitazione. In uscita dal 30 settembre su Netflix c'è la serie "Luna Park" dove interpreto Tina, la mamma di Celeste (Matteo Olivetti) proprio all'interno del luna park (set sono stati i luna park di Ostia e di Torvajanica), in una storia ambientata negli anni '60 che mette a confronto la Roma bene e la vita dei giostrai, attraverso le due protagoniste Nora (Simona Tabasco) e Rosa (Lia Grieco).
Questo rapporto centro-periferia che torna: quest'ultimo anno per me è trascorso sull'asse Roma - Ostia - Pomezia/Torvajanica casualmente con entrambi i progetti.
La bellezza del caso, la bellezza di Roma e della sua periferia che mi ha accolto tra musica e vita.
