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Catena Fiorello: “Ho avuto incontri con donne che mi hanno cambiato la vita” | INTERVISTA

Catena Fiorello Galeano, scrittrice dalla grande comunicativa, ci fa capire quanto sia poco coerente rinchiudersi in una definizione, quando in realta’ si posseggono varie sfaccettature, per le svariate situazioni. Sul mondo delle donne ci dice: “Sono una forza della natura quando fanno gruppo”.


INTERVISTA A CATENA FIORELLO


Dal pubblico è conosciuta e apprezzata, come la scrittrice di successo, sempre appassionata nel narrare le vicende dei suoi romanzi.

Sul suo profilo Instagram, nel darsi una nota descritta, lei scrive che " Definirsi è sempre ridicolo". Ma se lei dovesse dire di sé, cosa direbbe?


Direi che sarebbe assurdo pretendere di definirsi, perché per ognuno che incontriamo nel nostro percorso siamo “persone” diverse. Per esempio, c’è una Catena figlia, un’altra Catena sorella, e poi ancora una Catena compagna, per Paolo, l’uomo con cui condivido la vita da undici anni, e ancora c’è la Catena scrittrice, per chi mi legge, o amica, vicina di casa. Insomma, per dirla usando un concetto più letterario, ci sono tante maschere, che non vuol dire fingere in senso assoluto, ma assumere dei ruoli in base alle circostanze sì. Ecco perché non ho mai amato definirmi. Sicuramente trascurerei alcune parti della mia personalità. Come ogni essere umano d’altronde.


Oltre alla scrittura, lei ha spaziato dal cinema alla tivù arrivando alla radio. Quanto è grande la Sua soddisfazione nel vedere uno dei suoi libri “Picciridda” (che nel 2018 le è anche valso il premio Elsa Morante) realizzato come film per la regia di Paolo Licata?


Una bellissima soddisfazione, soprattutto se penso alle difficoltà per realizzare questo film. È stato messo su con pochi fondi, ma la tenacia del regista e dei produttori ha fatto sì che venissero premiati. Hanno vinto - abbiamo vinto direi - molti premi, ed è stato grande il consenso del pubblico. Quindi meglio di così non potevano desiderare.

Nel suo recente romanzo "Cinque donne e un arancino", le donne sono le protagoniste attorno a cui ruotano le vicende di una cittadina di provincia. Rosa è la solista coraggiosa che guida le altre con carattere e determinazione, tra incertezze ma tanta passione. Quanto sono fondamentali le donne, quali alleate, nella sua vita?

Avrà un seguito il romanzo, come preannunciato nel sottotitolo Le signore di Monte Pepe?


Ho avuto incontri con donne che mi hanno cambiato in meglio il percorso della vita, a cominciare dal primo editore, Cristina Lupoli Dalai che allora era la proprietaria della casa esotruce Baldini Castoldi. Con lei pubblicai la prima edizione di Picciridda nel 2006. Poi fu ripubblicato grazie a Giunti nel Marzo 2017. Anche Simone Izzo, che mi ha fatto debuttare a Novembre 2020 come attrice, in una fiction per Mediaset, ancora da vedere (l’anno prossimo andrà in onda, ma non so quando). E poi sarebbero tante altre le donne da menzionare, non ultima mia nonna Catena, la madre di mio padre, una donna importante per me. E insomma, le donne sono una forza della natura quando fanno gruppo, come le donne di cui parlo nel mio ultimo romanzo “Cinque donne e un arancino” a cui faranno seguito altri quattro libri, per la saga “Le signore di Monte Pepe”. Una serie di romanzi ambientata in Sicilia, stavolta con lo sfondo delle montagne, dove il cibo è protagonista. E come potrebbe essere diversamente se nella mia terra tutte le donne cucinano come grandi chef?


Link:


https://www.facebook.com/catenafiorellogaleano

https://www.instagram.com/catena_fiorello/



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