Firenze sogna... ma non tutta Firenze molla
“Si sta come d’autunno, sugli alberi, le foglie” ...

Queste parole racchiudono lo stato d'animo di tanti come me che, in questo momento storico e falsamente politico, volano nell'aria eventi e situazioni che sono ben lontane dall’essere chiare. Ho trascorso gli anni da sempre, andando oltre le effimere apparenze. I partigiani e i cittadini che portarono, sacrificando le loro vite, per consegnarli un mondo e una vita Liberi, sono stati vanificati da nascenti classi sociali che hanno preferito farci adagiare nella bambagia del benessere apparente: Poca fatica, massimo risultato! Così ci siamo fatti condurre dove loro volevano, in modo che le loro idee e pensieri fossero i nostri. Abbiamo smesso poco per volta di pensare e scrivere nella nostra lingua, appropriandoci di termini anglofoni perché la classe dirigente ha cominciato ad usarli, tanto che dire : brunch, lunch, background, feedback si è connaturato nel nostro tessuto. Siamo l’unico popolo che non sa parlare la propria lingua di appartenenza, esterofili per vocazione e moda. Ma vi siete chiesti, come mai del nostro Paese che stava in vetta a Cultura, Arte, e patrimoni dell'umanità, che chi ha potuto ha frodato, nessun altro Paese adotta termini e modi di dire, se non per denigrarci con parole come “ mangia spaghetti... pizza... mafia e mandolino?” Per il fatto che ci siamo assoggettati all'esterofilia, consentendo a chiunque di derubati, perché da trent'anni a questa parte la classe politica che ci rappresentata ha lavorato sottocenere per modularci fino a giungere all'oggi. Siamo in mano a gente che siede in alte poltrone, i quali non hanno coscienza bensì violenti interessi economici e di dominio delle menti in principal modo. Un popolo disunito, spaurito, terrorizzato è più controllabile. Ci stanno mettendo l'uno contro l'altro, una categoria contro l'altra, per il fatto che: Un popolo disunito è debole; un Popolo disorganizzato è controllabile; un Popolo disinformato o informato tendenzialmente, è frantumabile e deviato. Il cantastorie Ignazio Buttitta direbbe: Un popolo mettetelo in catene, strappategli la lingua è ancora libero! La famigerata gente ha perso, o meglio hanno fatto in modo che perdesse, il senso critico del pensare autonomamente, installando in loro false verità per ottenere quell'atavico obiettivo di Dominio delle masse, perseguito dai Romani, desiderato e in parte ottenuto da Hitler ma fallito... ed ora loro, consapevoli della Storia che a differenza nostra conoscono bene mentre la "gente" non sa più distinguere e vedere, vogliono giungere dove gli altri dittatori hanno fallito, travestendosi da uomini che tengono alla vita del Popolo... Ecco che per ottenere ciò, la tivù si fa tendenziosa. Non esiste più l'informazione per diritto di fornirla. Ma le notizie diventano mercificazione e terrorismo mediatico. Tra una trentina di anni o più la Storia scoperchiera' le pentole di questo anno duro e della sua "pianificazione tra alcuni Governi" La Storia come il tempo è il galantuomo del Popolo. Una Storia che non si studia più per il diritto di sapere per prevenire e leggere gli eventi...

Sicché una buona parte del Popolo fiorentino, non ci sta ad avere i lucchetti e i chiavistelli in bocca oppure a sentirsi legati alle borchie come buoi da soma. Si è stanchi di essere un “gregge" brancolante nel buio. Dunque facciamo riemergere il nostro orgoglio italiano, nascosto sotto coltri di favoritismi, placidi consensi, secondo cui nulla può cambiare. È falso! Opponiamoci al prepotente, con il bene delle nostre azioni, perché le possediamo ancora Perché qui, dobbiamo comprenderlo, si sta facendo la Storia delle Storie, un vile desiderio di epurazione che sfrutta una malattia al servizio del dio potere e del fratello interesse economico, che come disse uno storico politico “ Il potere logora chi non ce l'ha"... Il Mondo è saturo! E mancano i veri generali, capaci di mettere in riga certi scriteriati del potere di lobby economiche e finanziarie.

