Francesco Foti: “Io, saro’ Luigi Pirandello” | INTERVISTA E FOTO
Francesco Foti, attore eccezionale, ci racconta della sua interpretazione del magistrato Carlo Mazza, della sua collaborazione artistica con l’attrice Donatella Finocchiaro nel film tv “Io, una giudice popolare al maxiprocesso” e dei suoi prossimi progetti lavorativi fra cui la terza stagione de “Il cacciatore” e il film dedicato a Luigi Pirandello di Paolo Taviani.
INTERVISTA A FRANCESCO FOTI
Francesco, puo' raccontarci l'esperienza di aver interpretato Carlo Mazza?
Carlo Mazza è stato indubbiamente il viaggio più lungo e profondo fatto finora. Per la rotondità piena di sfaccettature di questo magistrato creato dagli sceneggiatori, che non finirò mai di ringraziare; per l'argomento che mi sta particolarmente a cuore, tanto che sto scrivendo anche uno spettacolo teatrale; per l'incredibile rapporto che si è creato con tutti i colleghi (Francesco Montanari su tutti, ma anche Rosalba Battaglia e Chiara Russo, rispettivamente moglie e figlia di Carlo Mazza) e con la crew al gran completo; per la durata del rapporto con questa persona, che frequento ormai da più di tre anni e mezzo. E dico persona non a caso, perché se i personaggi che affronto cerco sempre di renderli il più possibile persone, in questo caso è ancora più vero, anche per rispetto ai fatti realmente accaduti che raccontiamo. Un fantastico viaggio in e con quello che ormai considero un amico e pure un esempio, come mi hanno scritto anche tantissimi giovani magistrati o aspiranti tali.
Ancora un altro successo, quello dedicato a "Io, una giudice popolare al maxiprocesso". Com'e' stato il rapporto con sua moglie artistica Donatella Finocchiaro?
Con Donatella ci conosciamo e stimiamo da tantissimo tempo, ma non avevamo mai lavorato insieme. Non appena si è presentata l'occasione l'ho colta al volo, e devo dire che non abbiamo avuto grandi difficoltà a spostare il forte affetto reciproco verso un amore coniugale. La difficoltà maggiore è stata per me affrontare ancora una volta quei fatti che ho studiato molto, ma da una prospettiva totalmente diversa. Dopo essere stato il boss Stefano Bontate ne "Il capo dei capi" e il magistrato Carlo Mazza ne "Il cacciatore", che da due punti di vista opposti li conoscevano molto bene, dovevo rapportarmi da estraneo totalmente impreparato. Una delle scene più difficili, in questo senso, è stata la visita alla camera della morte.

Prossimi progetti lavorativi che puo' anticiparci?
Oltre a partecipare alla terza stagione de "Il cacciatore", anche se in maniera meno presente, devo finire di girare con Paolo Taviani il suo film su Pirandello (altro argomento che continua a tornare nella mia vita artistica) e proseguono le riprese in Puglia di "Fino all'ultimo battito", nuova fiction per Raiuno. E in attesa che si concretizzino vari altri progetti e con il tour dei miei spettacoli in stand by, approfitto per leggere, scrivere e guardare un bel po' di film e serie tv su cui ero rimasto un po' indietro.
I nostri piu' vivi complimenti a Francesco Foti che vince il "Premio Vincenzo Crocitti international" come attore in carriera.
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La foto di copertina, della suddetta intervista, e’ del fotografo Alessandro Pizzi
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