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Giacomo Casaula, fra teatro e parole ci svela il suo romanzo | INTERVISTA

Giacomo Casaula nasce a Napoli il 27/10/1992 da genitori napoletani e vive a Cava de’ Tirreni (SA), dove si diploma al Liceo Classico “Marco Galdi”. Presso l'Università Federico II di Napoli, consegue la laurea triennale in Lettere classiche con una tesi in Letteratura italiana su Pier Vittorio Tondelli e, con lode, la laurea magistrale in Filologia moderna con una tesi in Discipline dello spettacolo su Giorgio Gaber e il Teatro-canzone.

A Correggio ha partecipato in qualità di relatore alla XV^ edizione del Seminario Tondelli, con l’intervento “Per un tentativo di lettura comparata. Liberti e libertini dalla Roma imperiale alla provincia emiliana”.

E’ stato tra i vincitori del concorso letterario Premio Badia di Cava de’ Tirreni

– edizione 2011, con una recensione sul libro di Francesco Carofiglio L'estate del cane nero e con una prova creativa in poesia, intitolata Il potere dei sogni e ispirata al romanzo stesso.

Nella serata finale dell’edizione 2014 del medesimo concorso si è esibito in una performance musicale e recitativa.

E’ stato inserito come giurato e responsabile della sezione spettacolo nella edizione 2017 di questo concorso, esprimendosi ancora una volta in un recital di prosa, musica e poesia.


INTERVISTA A GIACOMO CASAULA


Giacomo, il titolo del libro "Scie ad andamento lento”, edito da edizioni MEA, è la sua ultima fatica letteraria. Le scie di cui parla sono gli attimi e l'andamento di una vita. Anche della sua?


Sicuramente ci sono molti passaggi all'interno del romanzo che si possono riferire o quantomeno adattare alla mia esperienza personale. La ricerca dell'andamento lento è qualcosa che mi appartiene e che ho sempre inseguito.


E' d'accordo nel dire che nei personaggi dei propri autori c'e' l'ombra silenziosa di se stessi?


Si, sono d'accordo, nei personaggi ci sono sempre delle sfumature degli autori, anche e soprattutto nei dettagli. I dettagli a mio modo di vedere rendono entusiasmante la lettura, la completano, e trasportano il lettore in quella dimensione ibrida che rende magica la letteratura. Il protagonista di 'Scie ad andamento lento', lo scrittore trentunenne Stefano De Sanctis, sicuramente presenta molte assonanze con me, poi il resto si scoprirà leggendo il libro


Si riconosce di più nella veste musicale o in quella di scrittore?


Come dico spesso, a me piace lavorare con le parole e sia in teatro, sia nello scrivere canzoni o monologhi o romanzi, mi ci trovo piacevolmente immerso. Le dimensioni non si escludono, si completano.

La sua verve artistica quanto sta patendo per questa pandemia?


Sicuramente non è stato e non è tuttora un momento facile. L'altalena umorale è in alcuni giorni quasi violenta ma a livello caratteriale sono abituato a vedere sempre la luce dopo la tempesta. In ogni caso seppur in maniera sofferta e anomala qualcosa sta nascendo. Diversi rami che anche questa volta tendono a intrecciarsi.


I suoi progetti artistici quando saremo liberi quali saranno?


Cominciare il tour completo di 'Nichilismi & Fashion-week' mai iniziato proprio a causa della pandemia, riprendere il giro di presentazioni di 'Scie ad andamento lento'. Poi il futuro è ricco di sorprese ma è ancora prematuro parlarne. L'unica cosa che mi sento di dire è che non vedo l'ora.


Link:

https://www.youtube.com/watch?v=FYkrjf-ZF-k

https://www.youtube.com/watch?v=VDRy4s1VorQ

https://www.youtube.com/watch?v=7Bf_-WOqtMU

https://www.youtube.com/watch?v=Wrw9yDmDz44



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