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Giulio Todrani, cantante e padre di Giorgia: "Mi sono innamorato della musica ascoltando il jukebox"

Intervista a Giulio Todrani, padre di Giorgia. Cantante eccezionale e con una carriera brillante, contornata da tante esperienze professionali. In questa chiacchierata, ci ha raccontato i suoi esordi, del suo amore per la musica e per sua figlia Giorgia. Recentemente l’abbiamo visto anche fra i partecipanti del talent show di Raiuno “The Voice Senior”.

Giulio Todrani, cantante e padre di Giorgia: "Mi sono innamorato della musica ascoltando il jukebox"

INTERVISTA A GIULIO TODRANI


Giulio Todrani: un grande artista, un cantante unico. Come nasce la sua passione per la musica e per il blues?


La mia passione per la musica nasce quando avevo 12-13 anni. Ero ancora un ragazzino, quando entrai nel bar sotto casa e vidi per la prima volta un jukebox, che poco prima, non c'era.

Rimasi affascinato da questa “scatola musicale magica” poiche’ ne proveniva una voce pazzesca. Un suono trascinante, fortissimo. Lo ricordo ancora come se fosse ieri. Era un grande artista: il mitico Little Richard. Mi innamorai del rock’n’roll; fu davvero un colpo di fulmine. Comprai una chitarra e iniziai a studiare. Crescendo, con il tempo, ho preso in mano anche lo studio del contrabbasso, approfondendo anche generi musicali come lo Swing e il Jazz. Diedi vita cosí, alla mia prima band, formata da dei fiati: sax, tromba e trombone e in questo modo, mi avvicinai anche al Blues e al Soul. Amo tutti i generi musicali: amo la bella musica, come ad esempio la canzone napoletana. La canzone napoletana è un capolavoro della musica italiana, fra l’altro, apprezzata in tutto il mondo. Con la mia esperienza oltre che professionale, ma anche formativa, credo di aver sviluppato un buon occhio critico su tutta la musica in genere.

Giulio Todrani, cantante e padre di Giorgia: "Mi sono innamorato della musica ascoltando il jukebox"

Che cosa puo’ dirci, riguardo alla Sua partecipazione al programma di Rai Uno, “The Voice Senior”?


Sono sincero, all’inizio non ero molto propenso a partecipare a “The Voice Senior” perché inizialmente, pareva fosse una rassegna dedicata a coloro che erano appassionati di musica, quindi, un programma dedicato agli amatori. Invece, è stata una trasmissione dedicata a grandi professionisti della musica. Ho avuto il piacere di incontrare tanti artisti di alto livello musicale, professionisti che cantano ancora. Per quanto mi riguarda, ho rilevanti trascorsi musicali: dapprima, con lo pseudonimo di Giulio Sangermano partecipai al “Cantagiro 1970” (con il brano Che pasticcio nel mio cuore), successivamente con il duo musicale “Juli & Julie” con cui abbiamo venduto milioni di dischi e altrettante soddisfazioni ricevute con la band dei “Vorrei la pelle nera”.

Tornando a parlare di “The Voice senior”, che dirti, non è stata un’esperienza troppo felice. Andai a Milano, con mia moglie e mio figlio, per registrare la prima puntata del programma. Dopodiché, tornammo a Roma il 30 ottobre e il 6 Novembre, dopo aver fatto il tampone, risultammo tutti e tre positivi al Covid. Chiaramente, per motivi di salute, mi fermai per un mese. Ho avuto una polmonite interstiziale che mi ha costretto ad una degenza in ospedale per 15 giorni. Mi negativizzai il 07 dicembre e due giorni prima, il 05 Dicembre, registrai nel mio piccolo studio di Roma il pezzo che avrei dovuto presentare per la puntata del knockout. Cantai, naturalmente un po’ affaticato, “It's not unusual” di Tom Jones. Nonostante non fossi pienamente in forma, credo di averlo interpretato abbastanza bene, malgrado la polmonite.


Giulio Todrani “It’s not unusual” - Knockout - Round 2 – The Voice Senior

Che cosa ha insegnato, professionalmente parlando, a Sua figlia? Qual e' la Sua canzone preferita del meraviglioso repertorio di Giorgia?


Che cosa ho insegnato a mia figlia? Le ho insegnato ad amare la musica, la bella musica. Lei ha appreso cio’ che facevo dalla mia professioneO come meglio dire, il meglio che facevo. Lei ha fatto i cori quando facevo le serate con il mio duo musicale Juli & Julie”.

Inoltre, le ho fatto fare una bella gavetta, senza risparmiarle la fatica delle serate. Giravamo molto. Inoltre, Giorgia ha fatto la guest star quando eravamo impegnati con la band dei “Vorrei la pelle nera”. La canzone preferita di mia figlia? Non ne ho una preferita ma una a cui sono particolarmente legato. E' il primo pezzo che presento’ a “Sanremo giovani” dal titolo “Nasceremo”, un brano davvero molto gradevole.

Mia figlia ha avuto la capacita’ di assorbire “il piu’ bello” di questo mestiere. Indubbiamente Giorgia possiede un talento innato e, a mio avviso, e’ ancora in grado di sviluppare altre doti, avendo dei potenziali incredibili, nonostante non sia piu’ una ragazzina. Devo dire una cosa: Giorgia e’ una grande persona, soprattutto umanamente parlando, non solo come artista, ma come donna. L'amo tanto, e’ mia figlia.


Giorgia - "Nasceremo"- Sanremo Giovani 1993

Si ringrazia per la preziosa collaborazione l’addetta stampa Patrizia Faiello


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