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I paesaggi di Böcklin: il nuovo singolo di Chris Yan! | INTERVISTA

Appartiene alla loro interna perfezione, alla completa rinuncia del sentimento ad ogni ulteriore rinvio a qualcosa sopra di sé, che i suoi paesaggi, più di tutti gli altri che io conosco, siano delle solitudini." È con le parole del filosofo George Simmel, tratte da Saggi sul Paesaggio, che Chris Yan presenta il suo nuovo singolo: I paesaggi di Böcklin. Il sound artist, compositore e field recordist romagnolo presenta con un video - dopo il lancio del fortunato singolo Sehnsucht - il secondo brano che andrà a comporre Blasè, il nuovo disco in uscita a maggio.

I paesaggi di Böcklin: il nuovo singolo di Chris Yan! | INTERVISTA

INTERVISTA A CHRIS YAN


Chris Yan, perche' ispirarsi a Bocklin? Che cosa ha quest'artista di straoardinario?


Innanzitutto, più che una vera e propria ispirazione, si tratta più di una doppia citazione.

Il titolo del brano si riferisce ad un estratto omonimo da 'Saggi sul paesaggio' del filosofo Georg Simmel: attorno alla figura di quest'ultimo ruota tutto il concept del nuovo album 'Blasè', in uscita a fine maggio. Ho letto questo saggio verso la fine dell’estate 2020, nello stesso periodo avevo ripreso l'attività da Field Recordist e stavo lavorando sull'editing e il concept del nuovo disco.

Di Böcklin, fino a quel momento, conoscevo soltanto i quadri più celebri ( 'Autoritratto con la morte', 'Ulisse e Calipso', 'L'isola dei morti', e pochi altri) .

Grazie al Saggio di Simmel, ho scoperto con piacere tutto il suo meraviglioso lavoro sui paesaggi, soprattutto quello del periodo italiano tra Roma e Fiesole.

Quella palette di colori spesso "innaturali" e l'uso particolare con la tempera per non rendere visibili le pennellate, la sensazione di vuoto e solitudine, di tutto nel niente; hanno subito conquistato il mio gusto e interesse.

Ho percepito, in modo del tutto personale, questi quadri più come frame cinematografici, e rientravano perfettamente nel concept e sensazioni che voglio trasmettere con questo nuovo album.

Ma attenzione, ci tengo a precisare, che il processo creativo di tutto l'album è praticamente il contrario da quel che ci si aspetta; non sono state i quadri o i saggi ad ispirare il sonoro, ma le tracce son parte di improvvisazioni di anni precedenti che in un secondo momento sono state "scolpite" e raffinate seguendo il concept.

In questo caso, questa texture sonora mi sembrava la più appropriata a quello che a me suggerisco i suoi dipinti.

I paesaggi di Böcklin: il nuovo singolo di Chris Yan! | INTERVISTA

Ho visto il Suo video tramite Youtube: qual e' la chiave di lettura? Il tempo?


Per il video di questo brano ho cercato, per quanto mi era possibile con i miei mezzi, di avvicinarmi il più possibile ad un inquadratura che ricordasse e ammiccasse alla composizione di spazi aperti e rovine che possiamo ritrovare nei dipinti di Böcklin.

La scelta del timelapse è legata al concetto di tempo/non tempo che accompagna tutto l'album. Quella sensazione blasè di totale indifferenza e disinteresse verso il mondo esterno. Dove tutto intorno si muove, anche molto rapidamente, e l'individuo è fermo lì, erroneamente impassibile, che si lascia scorrere addosso il tutto, nella più totale estraneità e senza esserne minimamente coinvolto.


Il Suo intento sarà quella di creare musica da abbinare ai paesaggi?


Credo fortemente che tutti i brani siano già dei "paesaggi cinematografici" tradotti nello spettro del suono.

Di fatti, in fase di editing e sviluppo, sono stati concepiti proprio con questo intento.

Allo stesso tempo sto cercando di sviluppare, ora nella promozione e nel futuro dal vivo, delle immagini da inserire come loop e che accompagnano l'esecuzione di ogni brano.

Credo che, più che in altri miei lavori passati, sia il perfetto abbinamento e sposalizio per queste texture sonore. Sono da molto tempo legato al paesaggio, in tutte le sue forme e varianti possibili. Come detto, ho ripreso dallo scorso anno anche la pratica delle registrazioni su campo, che non si tratta altro che di raccogliere e registrare il paesaggio sonoro di un ambiente specifico scelto di volta in volta.

Queste registrazioni vanno ad ampliare quello che io chiamo il mio "archivio-memoria sonora" e spesso finisco sia processate e sia così come captate nei vari lavori che faccio.

Quindi, rispondendo alla sua domanda, oserei dire che non sono io a creare musica da abbinare ai paesaggi, ma che sono i paesaggi a creare la musica.


Chris Yan: I paesaggi di Böcklin




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