Intervista alla scrittrice Alice Geri che ci presenta il suo libro"Lei non sa che sonno ho io"
Cara Alice, benvenuta sul Blog. Quando e come hai deciso di scrivere questo tuo primo libro?
Alcune pagine del libro le ho scritte qualche anno fa a seguito di una "nottata turbolenta" per colpa del mio disturbo del sonno. Le ho scritte per sfogarmi, non immaginavo che un giorno sarebbero diventate parte di un libro. Ho sempre trovato nella scrittura una sorta di "auto-medicazione", buttare nero su bianco paure, pensieri e speranze mi fa star meglio. Nel pieno del primo lockdown, poi, avendo molto tempo a disposizione, ho ripreso in mano quelle pagine scritte di getto e ho pensato che avrei potuto dargli una forma, inserendole in un racconto "più ampio", che non fosse troppo drammatico, anzi, lo immaginavo piuttosto ironico e divertente. Piano piano ho raccolto le idee ed è nato il mio libro.

Perché i lettori dovrebbero leggere: "Lei non sa che sonno ho io"? Prima di tutto perché fa ridere e sdrammatizza un disturbo, come quello del sonnambulismo, che in realtà fa molta paura, sia a chi lo vive in prima persona, sia a chi ne è "spettatore". Credo che quello dei disturbi del sonno sia un argomento di cui non si parla abbastanza. Si tende spesso a far finta di nulla, a sminuire il problema, con la conseguenza che chi ne soffre, si chiude in se stesso. Spero che con questo libro io possa in qualche modo dare sollievo a qualcuno che è "come me".
Un sogno nel cassetto? Sicuramente continuare a scrivere. Ho già in mente diverse idee, pronte per essere sviluppate. Contemporaneamente mi piacerebbe portare avanti la mia "battaglia" contro i disturbi del sonno, magari iniziando a collaborare con qualche Onlus. Chissà.
