Aggiornamento: 27 lug 2021
Un’intervista speciale ad un grande artista come Carlo Frisi: attore, imitatore, presentatore e conduttore. Una chiacchierata che ha ripercorso alcune tappe della sua brillante carriera: dai suoi inizi come imitatore al “Festival del turista”, a “Ricomincio da due” con la mitica Raffaella Carra’, fino ad arrivare al “Bagaglino”. Ad oggi, porta in giro per l’Italia, il suo spettacolo dal titolo: “Falsi d’autore”, in cui presenta tante simpatiche imitazioni: prima fra tutte, quella di Papa Francesco, molto apprezzata dal pubblico.

INTERVISTA A CARLO FRISI
Carlo, grazie infinite per aver accettato il nostro invito: come hai iniziato ad imitare? Qual e’ stato il tuo percorso?
Ero un bambino. Avevo 5-6 anni ed imitavo i miei vicini di casa. Guardando la tv, intorno agli anni ‘70-‘72, mi appassionai guardando il grande Alighiero Noschese che impersonava volti noti del panorama nazionale. Da quel momento, mi sono impegnato … Imitavo i miei insegnanti a scuola ma contemporaneamente iniziai anche a dar vita ad imitazioni piu’ importanti come Raimondo Vianello, Corrado e Mike Bongiorno. Nel 1982 sono salito per la prima volta su un palco, in occasione della “Festa del turista” (a Rimini). Fu per me, come un battesimo di cio’ che sarebbe stato il mio futuro mestiere: e la sorte cosi’ ha voluto …
Partecipai nel 1986 al primo talent televisivo dal titolo “Fantastico 7” e piu’ tardi vinsi la prima edizione di “Stasera mi butto”. Come sai, ho avuto anche la stragrande fortuna di lavorare per un anno con la mitica Raffaella Carra’. Successivamente lavorai ad un programma pomeridiano con Giancarlo Magalli ed Heather Parisi e da li’ a poco (circa 6-7 mesi dopo), arrivo’ l’occasione del “Il bagaglino”, progetto che ho abbracciato per ben 25 anni e che mi ha dato l’opportunita’, insieme a tanti altri professionisti, di collaborare a spettacoli sia televisivi che teatrali.
Sono immensamente soddisfatto del mio percorso. Un periodo, fra l’altro, senza internet e senza social: la televisione ed il teatro erano i maggiori canali di comunicazione per lo spettacolo e le persone per vederti: guardavano la tv o ti raggiungevano in teatro.
Come studi un personaggio per imitarlo?
L’imitazione nasce – per quanto mi riguarda – esclusivamente da un’attenta osservazione di quello vero, senza ricorrere ad altre imitazioni. Il segreto e’ sempre quello di far dire, al personaggio che stai imitando, qualcosa che quello vero non direbbe mai. Tutto parte dalla voce e solo dopo arrivano i gesti, i movimenti ed il travestimento. All’interno del mio spettacolo, dal titolo “Falsi d’autore”, alterno momenti in cui mi trasformo completamente ad imitazioni solo con la voce, accompagnate da qualche accessorio: come un cappello o un paio di occhiali.
Sempre in “Falsi d’autore”, propongo anche dei personaggi veri doppiati da me … Anche in questo caso, tendo a dire cose che i personaggi veri, non direbbero mai. Chiaramente, ci tengo a precisare, che le mie imitazioni hanno vita nel rispetto e nel decoro della persona in questione: con garbo e stima nei suoi confronti. Ci mancherebbe. E’ possibile osare, senza cadere nell’insulto e/o nel banale; credo che questo sia fondamentale.
I personaggi da me imitati, fortunatamente, hanno sempre apprezzato il mio modo di impersonarli. Uno di questi, e’ stato il mitico Aldo Biscardi. In occasione della sigla del suo storico programma, “Il processo del lunedi’” (nell’estate del 1992) mi chiese di presentarlo prendendolo in giro.
Fu proprio Biscardi con la sua incommensurabile simpatia, a dirmi di esagerare e, nel momento in cui dovevo pronunciare il suo nome, avrei dovuto togliere – con accento napoletano - le vocali finali del suo nome e cognome: “ALD BISCARD”. Anche Emilio Fede, si e’ divertito molto nel vedersi imitato. In occasione della presentazione della prima puntata de “Il bagaglino” su Canale 5 - Fede, che all’epoca era direttore del TG4 – mando’ un inviato alla conferenza che potesse riprendermi mentre lo imitavo. Fede e’ sempre stato molto cortese, infatti, e’ venuto anche vedermi alcune volte dal vivo e con gentilezza mi ha sempre ringraziato.



Fra tutti i personaggi che ultimamente hai imitato, qual e’ quello che diverte maggiormente il pubblico?
Credo che in questo momento, colui che colpisce di piu’, e’ Papa Francesco. Quando mi affaccio da una finestra, con una bella luce che mi illumina, vestito e truccato come lui, le persone si divertono tantissimo! E’ uno dei momenti clou del mio spettacolo. La gente rimane sorpresa perche’ passo da Papa Francesco a Beppe Grillo che sbraita in mezzo al pubblico. Altro binomio, se vogliamo anche comico per certi versi, e’ la corrispondenza che abbiamo in Italia, avendo due Papi (Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI) e i due Presidenti della Repubblica (Sergio Mattarella in carica e Giorgio Napolitano, senatore a vita). Si possono creare simpatiche analogie, pensando al Quirinale e allo stesso tempo al Vaticano.
Parlando di grandi personaggi, come hai accennato prima anche tu, hai avuto modo di lavorare con la grande Raffaella Carra’. Puoi condividere con noi un ricordo e/o un aneddoto di questa grande artista?
Premetto che e’ stato un dolore profondo. Nel momento in cui ho letto la notizia della sua scomparsa, pensavo ma soprattutto speravo, fosse una fake news. Purtroppo, invece, non lo e’ stata. Cosa dire di Raffaella … La sua delicatezza e la sua riservatezza, riguardo ad evitare di diffondere i suoi problemi di salute, dimostrano quanto e’ stata grande e quanto lo sara’ ancora per l’eternita’.
Il mio primo incontro con Raffaella Carra’ avvenne nel Settembre del 1990. Lavorammo insieme nel programma, “Ricomincio da due”. Fu un grande successo pomeridiano, battendo anche “Domenica in”. In quel periodo, tutto il cast artistico si dedicava alle prove per l’intera settimana, mentre la domenica – ovvero, il giorno della diretta - gli addetti ai lavori avevano appuntamento alle 09:00 o alle 10:00. Raffaella era gia’ in studio alle 07:00 del mattino.
Era una professionista spaventosa. Una persona umile, era disponibile con tutti: non faceva mai pesare che fosse Raffaella Carra’, anzi metteva in luce gli artisti con cui lavorava ed era la prima che rideva, anche a squarciagola (con la sua indimenticabile risata), se uno sketch le piaceva. Una donna con un cuore esagerato.
Dopo “Ricomincio da due”, Raffaella mi invito’ nel ’91 al programma “Amore” e poi a “Carramba che sorpresa” (per l’edizione pomeridiana) abbinata alla Lotteria Italia.
Inoltre, lo dico apertamente – senza remore e con profonda sincerita’ – Raffaella, nell’anno di “Ricomincio da due” (nel ’90), mi aiuto’ a comprare un appartamento a Rimini. Da quel momento in poi, per tre anni: dal giovedi’ alla domenica, lavorai incessantemente. Anche durante i miei spettacoli, ascoltavamo la “Soca dance” e la gente voleva ballare come la Carra’!
Con Raffaella si era stabilita una bella simbiosi, un affetto reciproco: non solo perche’ siamo compaesani, figli della stessa terra (l’Emilia-Romagna), ma la Carra’ quando “sposava” un progetto, tutto cio’ che esso racchiudeva – persone comprese – era suo e, di conseguenza, aiutava tutti con amore. Lei rappresentava un tipo di televisione straordinaria: una tv fatta bene, che molti sperano di rivedere. Lei provava sempre tutto lo spettacolo: non lasciava mai niente di intentato. Piu’ cose si hanno in testa, piu’ il tutto scorreva bene. Per questo lei era amata. I suoi show erano minuziosamente studiati: dall’inizio alla fine, mantenendo in ogni sua parte, un livello sempre eccellente. Ecco chi era Raffaella Carra’ …


Link:
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https://www.youtube.com/c/CarloFrisiCabaret
E’ possibile ascoltare l’intervista audio a Carlo Frisi sul sito di “Radio Free Music web”:
https://www.radiofreemusicweb.it/

