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“La vita e’ bella”, Giorgio Cantarini: “Saro’ protagonista di un film dal respiro internazionale"

Giorgio Cantarini, classe ’92 e originario di Orvieto (in Umbria), e’ stato il bimbo prodigio - protagonista insieme a Roberto Benigni e a Nicoletta Braschi - a dar vita ad uno dei piu’ bei capolavori cinematografici del mondo: “La vita e’ bella”. In questa intervista, Giorgio ci racconta della sua esperienza sul set nei panni del piccolo Giosue’ e che, nonostante fosse ad Hollywood la sera della premiazione, non pote’ partecipare dal troppo sonno causato dal jet lag. Ad oggi, dopo un anno trascorso a New York - sempre lavorando come attore - e’ ritornato in Italia con un nuovo progetto: un film made in Italy “dal respiro internazionale”.

“La vita e’ bella”, Giorgio Cantarini: “Saro’ protagonista di un film dal respiro internazionale"

INTERVISTA A GIORGIO CANTARINI


Caro Giorgio, molti di noi ti ricordano, come il piccolo protagonista de "La vita e' bella" a fianco di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. Cosa ricordi del provino e delle riprese?


Ricordo che al primissimo provino c'erano tanti bambini. Probabilmente la mia mente di bambino ingrandisce quel ricordo, ma è come se entrando nella stanza mi fossi trovato in mezzo a centinaia di altri piccoli aspiranti attori. Delle riprese ricordo da una parte la grande gentilezza e il riguardo che tutti avevano per me: in primis Roberto e la moglie Nicoletta. Ricordo che mi sembrava di trovarmi all'interno di un grande gioco, specialmente nelle scene girate in studio, dove c'erano scenografie con facciate fittizie, e metà degli oggetti e dell'architettura erano solo delle perfette ricostruzioni. Era affascinante per me scoprire che dietro a quella perfezione a volte era tutto finto. Dall'altro lato, ricordo anche la fatica e il grande impegno che le riprese hanno richiesto, specialmente le scene che girammo di notte.

“La vita e’ bella”, Giorgio Cantarini: “Saro’ protagonista di un film dal respiro internazionale"

Tu ha vinto il prestigioso "Young Artist Award", oltre ad essere stato il piu' giovane (avevi appena 5 anni) ad averlo ottenuto sei stato anche l'unico italiano. Che ricordi hai di questo premio? Sei stato anche tu alla premiazione dell'Oscar con Roberto Benigni?


Lo “Young Artist Award” è per me ancora oggi un grande orgoglio, un premio unico. Purtroppo, nell'anno de “La vita è bella”, non si tenne la cerimonia: dunque il premio venne spedito direttamente in Italia, insieme ad una lettera. Per la notte degli “Oscar “ero ad Hollywood ma non andai per un semplice motivo: causa jet lag. Ero troppo assonnato per partecipare. A quell'età non si può chiedere ad un bambino di stare sveglio nonostante tutto e, mia madre, preferì rispettare la necessità della giovane età, senza forzarmi a fare qualcosa che probabilmente non mi sarei goduto. Pochi giorni prima degli Oscar ci incontrammo però con mister Benigni ad un evento organizzato da Miramax per autografare alcuni manifesti del film.

“La vita e’ bella”, Giorgio Cantarini: “Saro’ protagonista di un film dal respiro internazionale"

Sei sempre in contatto con i tuoi "genitori artistici" Roberto Benigni e Nicoletta Braschi?


Si, di tanto in tanto ci sentiamo, per occasioni particolari più che altro.


Dopo aver fatto un excursus riguardo ad un'importante parentesi della tua vita, mi piacerebbe chiederti questo: se tu non avessi recitato ne "La vita e' bella", saresti comunque diventato un attore? E' stata questa esperienza a farti capire che questo sarebbe stato il tuo lavoro oppure dentro di te, hai sempre sentito questa propensione?


È la stessa domanda che mi hanno fatto alla prima selezione del Centro sperimentale di Cinematografia (la scuola a Roma dove ho studiato recitazione dopo il liceo). Risposi che non posso saperlo, ma data la mia indole non credo che sarei mai potuto finire a fare un lavoro d'ufficio, il mio desiderio di creatività e indipendenza è sempre stato molto forte. La passione per la recitazione però, e il desiderio di fare l'attore anche da adulto è un qualcosa che mi ha raggiunto solo da più grande, verso la fine del liceo, e ad oggi, è un qualcosa di cui non posso fare a meno.

“La vita e’ bella”, Giorgio Cantarini: “Saro’ protagonista di un film dal respiro internazionale"

In questo momento, vivi negli Stati Uniti: a New York, se non erro. Come si svolge la tua giornata tipo? In che genere di film reciti solitamente?


Ad oggi vivo in Italia, dopo una parentesi di quasi un anno a New York, sono tornato a Roma causa Covid; ma ci ritornerò appena sarà possibile. Lì impegnavo la maggior parte del mio tempo cercando di stringere nuove relazioni di lavoro, essendo che era per me un panorama del tutto nuovo, ho conosciuto tantissime persone fantastiche. In America a parte in un cortometraggio, non ho recitato in produzioni cinematografiche o televisive, ma New York ha segnato il mio ritorno a teatro, come protagonista di un uno spettacolo off Broadway intitolato "Lions don't hug", che probabilmente verrà replicato in autunno.


Ti e’ mancata l'Italia e soprattutto la tua Umbria?


Nonostante l'amarezza per aver messo in standby l'avventura americana, è stato bello tornare a casa e poter riabbracciare la mia famiglia in un periodo storico così particolare.


Credi che negli Stati Uniti, sia meno dura, riuscire a sfondare come attori e/o registi?


No, non credo sia più semplice, soprattutto per l'ostacolo della lingua, specialmente se non si ha un accento perfetto si rischia di poter fare sempre e solo il ruolo dello straniero. Credo però che sia più stimolante il tipo di competizione. Il merito viene prima, chi è bravo va avanti.


I tuoi prossimi progetti lavorativi che puoi anticiparci?


Ho il progetto personale di creare un nuovo format di performance dal vivo che mescoli la cucina (altra mia grande passione) e la recitazione. Poi sarò protagonista di un film italiano ma con un respiro internazionale, di cui però al momento non posso parlare. Il film è ancora in pre-produzione, le riprese dovrebbero partire a fine estate.


https://www.facebook.com/giorgiocantariniofficial/

https://www.instagram.com/giorgiocantarini/


Alcune immagini della suddetta intervista sono tratte dal profilo ufficiale Instagram di Giorgio Cantarini, che naturalmente, ha acconsentito al loro utilizzo.

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