La Vocal Coach Miriam Taylor e il suo motto "Sempre avanti"
La musica non guarda all'età, alla razza o alla religione. La musica ci unisce, ci trascina nel suo vortice e ci trasmette messaggi che raccontano verità troppo spesso nascoste. Miriam ci racconta il suo lavoro immerso nella musica, la Vocal Coach, e non ci nasconde la soddisfazione e l'emozione che le suscita.
Cara Miriam, grazie per la tua disponibilità. Che differenza c'è fra un "normale" insegnante di canto e un vocal coach?
Diciamo che la due figure non si escludono ma che potrebbero essere complementari, spesso vengono confuse con la stessa cosa, ma non lo sono. Sarebbe come dire che l'insegnante di educazione fisica fa lo stesso lavoro di un personal trainer, lo può fare ma sono due lavori diversi. Di sicuro le due figure devono necessariamente saper cantare bene!
L'insegnante di canto si occupa di una formazione più classica e tecnica, basata su un insegnamento approfondito che è per tutti lo stesso e che comunque deve precedere la formazione successiva con un Vocal Coach che andrà invece ad analizzare i punti di forza e i punti deboli di ogni soggetto per potenziare e sviluppare le caratteristiche fisiche, vocali, espressive e personali di ogni cantante. Le due figure infatti sono "Insegnante di Canto" ed "Educatore Vocale". Per quanto mi riguarda inoltre a questo tipo di insegnamenti, ne ho aggiunti altri e uscirà quest'anno 2021 ( e questa è un'anticipazione) il "Metodo Taylor".

Una domanda, che spesso ci facciamo tutti - o meglio - coloro che non sono professionisti del settore: tutti possono essere in grado di cantare?
Tutti possono cantare perché la musica è di tutti ed è l'ultimo vero valore che al mondo siamo in grado di condividere aldilà di razza, religione o credo, è ciò che ancora ci unisce e che è in grado di farlo. In questo credo fortemente. Non tutti possono essere dei "Dotati" per farlo, per cantare, ma questa è un'altra domanda … Gli stonati con tanto lavoro ed impegno, riescono a raggiungere risultati soddisfacenti, rieducandoli all'ascolto, ma da questo a diventare una Star, beh...ce ne corre!
Fare la vocal coach, significa aver abbondato completamente la tua carriera di cantante?
La cosa più bella che mi sia successa, è aver capito che nella vita preferivo cantare per insegnare e non per avere successo, mi sono resa conto che la mia più grande soddisfazione era vedere negli occhi dei miei allievi la gioia nell'aver raggiunto un traguardo personale ed artistico. Il mio entusiasmo per il mio lavoro deriva proprio da questo. Forse da alcuni sarà giudicato "poco professionale", ma io voglio bene ai miei ragazzi, adoro il loro talento e voglio vederlo crescere con loro. Il mio motto con loro è "Sempre avanti", perché il mondo della musica è spesso difficile e allora io dico loro che devono guardare sempre avanti, studiare, evolversi e lasciare che la musica li contamini, solo con ciò che li appartiene e che sentono di essere veramente. I miei Allievi sono un gruppo che col tempo è diventato un pò una famiglia e si fanno chiamare Taylor's Gang. Non ho abbandonato la mia carriera di cantante, ma non la definirei carriera, io scrivo e collaboro nella scrittura di brani che canto io o dei quali faccio i featuring per puro divertimento, l'insegnamento è la mia vera e seria passione....oltre che essere il mio lavoro.

“Mamma e Basta” , brano inedito scritto da te e altri autori ha vinto il premio “miglior inediti” al concorso “il vinile d’argento” ed è stata premiata in Campidoglio a Roma. Di cosa parla questa canzone?
"Mamma e basta" è un brano scritto insieme ad altri amici e colleghi (Magi-Fia-Messina) e cantato da Jacqueline Monica Magi che è anche Presidente Onoraria dell'Associazione Anna Maria Marino Antiviolenza, della quale sono direttore artistico. Ho fatto questa premessa perché la canzone, parla di "violenza assistita" ovvero di quella violenza psicologica che i bambini subiscono, vedendo i genitori che si malmenano e/o insultano e racconta la storia di un bambino che la subisce e da poco meno di adulto salva la Mamma dal padre burbero, violento e pericoloso. Quando abbiamo scritto questo brano abbiamo pianto, perchè ci siamo messi tutti nei panni di quel bambino. Spesso i genitori litigano e si insultano davanti ai figli, succede...dicono tutti. Beh io credo proprio che non dovrebbe succedere, che esiste una scelta e che i bambini debbano crescere in un ambiente sano e tranquillo, senza urla.
Futuri progetti? a parte il nuovo Metodo Taylor?
Per scaramanzia, di solito non se ne parla mai, posso solo dire che la vita mi ha insegnato che è piena di sorprese e che io ho intenzione di viverle tutte. Con la testa alta, un bel sorriso, per mano ai miei ragazzi e.... sempre avanti!!!
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