Libri, ospite lo scrittore Ignazio Pandolfo che ci presenta "L'angelo e il Dio ignorante" | NEWS
Caro Ignazio, grazie infinitamente per la tua disponibilità e benvenuto sul mio blog. Quando e come hai deciso di scrivere il tuo libro, dal titolo: "L'angelo e il Dio ignorante"?
Grazie a te carissima Sara per l’ospitalità nel tuo spazio. Ho cominciato a lavorare a “L’angelo e il dio ignorante” da almeno cinque anni durante i quali ho prodotto e pubblicato una serie di romanzi del genere thriller.
Ho ritenuto dovermi cimentare nella “science fiction” spinto dal bisogno di una maggiore libertà narrativa (molto difficile da assecondare nel genere poliziesco/thriller)
La fantascienza, infatti, svincola il narratore da ogni condizionamento legato alla successione logica e temporale degli eventi, da una certa rappresentazione dei personaggi, etc.
In una parola, scrivere di fantascienza consente l’accesso alle più diverse e imprevedibili soluzioni narrative che permettono all’autore di muoversi liberamente attraverso piani spazio/ temporali inusitati, pur mantenendo un assoluto rigore narrativo.

È un libro che, secondo Lei, lascerà i lettori con il fiato sospeso?
Credo proprio di sì. Il plot narrativo, infatti, pur se caratterizzato da un flusso centrale che come ho già detto è di tipo fondamentalmente fantascientifico, durante il suo svolgimento, si apre a diverse digressioni che lo fanno slittare in episodi che vanno dal mistery, all’ horror, fino a situazioni di estrema tensione, in cui il thriller prende il sopravvento e che, come si suole dire, inchioda (o dovrebbe inchiodare) il lettore sul bordo della sedia.
Riguardo al finale: i lettori, rimarranno in qualche modo sbalorditi e/o sorpresi, dalla chiusura del romanzo?
Spero che ciò avvenga. Infatti, il finale del libro riserva una conclusione del tutto inattesa che, pur ribaltando le coordinate narrative del romanzo, le chiarisce e le completa, conferendo sostanza alle molte apparenti e inspiegabili incongruità che punteggiano la storia. La chiusura della vicenda, inoltre, permette di meglio comprendere tutta una serie di sfumature di carattere psicologico e psicanalitico che innervano la narrazione.
Ma di questo non vorrei dire altro per non rovinare la sorpresa ai lettori.
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