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Luca Ward: "A Tale e quale mi sono innamorato della (mia) Amanda Lear" | INTERVISTA

Piacevole scambio di battute con Luca Ward, attore e maestro del doppiaggio ma anche un performer che a "Tale & Quale Show", si è stupito nell'interpretare Zucchero e alla sua Amanda Lear, aveva provato a chiedersi il numero di telefono.

Luca Ward: "A Tale e quale mi sono innamorato della (mia) Amanda Lear" | Blog By Sara Morandi

INTERVISTA A LUCA WARD


D. Luca, Intanto grazie per questo tempo che mi sta dedicando, lei è un attore, doppiatore direttore del doppiaggio e docente. Come Frank Sinatra lei è la The Voice del cinema punto cosa rappresenta per lei il prestare la sua voce ad altri attori, che sa caratterizzare e differenziare?


R. Guardi, intanto è una grande responsabilità perché metto la mia voce su una faccia che non è la mia e su un’interpretazione che non è certamente la mia. Quindi c'è una forma di rispetto per l'attore che vado a doppiare. Naturalmente per le orecchie e il cuore degli italiani, perché noi dobbiamo tradurre ovviamente in italiano le battute che loro hanno detto in un'altra lingua. Certamente non è una cosa semplice, anzi è una cosa molto difficile, per intenderci gli attori quelli più vissuti e blasonati sono pochi a fare il doppiaggio perché è un mestiere molto difficile.


D. La sua carriera ed esperienza sono incredibili e spaziano dal cinema alle fiction, dalle serie TV Fino al musical. Tra tutte quali esperienze predilige di più?


R. Sono tutte esperienze molto belle, diciamo che a grandi linee un attore dovrebbe saper far tutto, primo perché dovrebbe far parte del proprio bagaglio e poi perché, in questo modo quando c'è il doppiaggio si fa il doppiaggio, quando c'è il cinema si fa il cinema e quando c'è il teatro si fa il teatro. Diciamo che, in questo modo riusciamo più o meno a lavorare quasi sempre tutte le stagioni e la cosa fondamentale è anche questa, perché noi nasciamo precari come professione e lei sa molto bene che, la precarietà non aiuta soprattutto al buonumore soprattutto dei lavoratori.

Luca Ward: "A Tale e quale mi sono innamorato della (mia) Amanda Lear" | Blog By Sara Morandi

D. Nella scorsa edizione di "Tale & Quale Show", lei è stato uno strepitoso concorrente, con Verve ironia E tanto divertimento. Tra tutti i personaggi con quale si è più sbizzarrito? Come è stata la sua esperienza in quel programma? C'è qualche buffo aneddoto che ci vorrebbe raccontare?


R. Guardi, il personaggio che mi ha colpito di più è stato Zucchero che non avrei mai immaginato di riuscire ad imitare ed è forse l'imitazione che mi è riuscita meglio, proprio perché era talmente lontano dalle mie corde che, siccome non vi credevo neppure io, probabilmente il fatto ci non crederci mi ha aiutato a spogliarmi da tutta una serie di restrizioni che sono legate al lavoro che faccio tutti i giorni, io sono abituato a lavorare con la mia voce e non con la voce di un altro. Quindi Zucchero per me è stato molto sorprendente. Invece, l'altra interpretazione della quale mi sono innamorato al solo guardarmi allo specchio, è stata Amanda Lear. Tanto che quando mi sono visto allo specchio mi sono chiesto il numero di telefono, era talmente gnocca quell'Amanda Lear lì che, mi sono chiesto il numero, ma poi ho scoperto che era il mio, quindi ci sono rimasto anche male.


D. Nel novembre del 2017 l’ho potuta apprezzare nel musical Mamma mia uno spettacolo apprezzato dall’inizio alla fine. Ovviamente non è il primo, da "My Fair Lady "a "The Full Monty". Com’è stato lavorare in questo genere di produzioni? Quanto l’è piaciuto lavorare in Mamma mia?


R. Lavorare per questi musical è stata una scommessa meravigliosa. Intanto perché ho avuto la fortuna di legarmi al Teatro Sistina di Roma e a Massimo Romeo Piparo, che è un genio dei Musical italiani e soprattutto perché siamo riusciti in pochi anni, circa un decennio, a fare aprire una breccia che era quasi chiusa. Gli italiani non andavano a vedere i Musical, non gli interessavano e valutavano soltanto che questo genere lo potevano fare solo gli americani e noi abbiamo dimostrato che, invece potevamo farli altrettanto bene come gli americani e gli inglesi. Questa è stata una scommessa che abbiamo vinto.

"Mamma mia", credo che sia lo spettacolo in assoluto e che conta più spettatori negli ultimi trent'anni e questo la dice lunga sul fatto che, quando si fanno le cose bene e di qualità, il pubblico se ne accorge e ti premia.


D. Lei insieme a sua sorella Monica, ha dato vita al Ward Lab. Un progetto di cui abbiamo parlato con sua figlia Guendalina. Ci vorrebbe illustrare il progetto? Cosa si sentirebbe di dire lei ad un ragazzo che vorrebbe fare il doppiatore.


R. Intanto il doppiatore non esiste, esistono gli attori di prosa. Il passaggio obbligato è il Teatro. Esso forma gli attori! Il doppiaggio non forma attori, il set non forma attori , la radio non forma attori. L'unico ambiente che è qualificato per formare attori è il Teatro, non c'è altro, il passaggio obbligato è quello.

Noi, con il Ward Lab, facciamo un lavoro molto particolare perché, andiamo a vedere, intanto nei giovani se c'è l'attitudine a quel mestiere, cosa che in Italia nessuno fa. Ti fanno degli pseudo provini… poi può darsi che vai bene o può darsi che non vai bene. Invece bisogna andare a scoprire se c'è l'attitudine. Come si fa per chi vuol fare il pilota o il chirurgo, si fa a capire se c'è l'attitudine a quel mestiere o a quella professione. Quindi, il Ward Lab si prefigge anche questo , oltre poi a tutta un'altra serie di cose .

Il Ward La, serve anche ad una serie di persone, anche a chi questo mestiere non lo vuole fare e non lo farà mail. Esso serve anche per aiutare quelle persone che sono sempre più insicure su loro stesse e sono prigioniere di alci immaginari che vengono proposti dai media e che sono sbagliati. Qui se non sei figa, alta du' metri, con le tettine, con gli occhi azzurri eccetera, non vai bene, non sei certificato.

Noi al contrario diciamo e sappiamo che ognuno di noi è certificato, al di là delle gambe li che o degli occhi azzurri. Siamo tutti certificati, dobbiamo solo avere e trovare la forza dentro di noi, di metterci in gioco e basta.


Link:

https://www.facebook.com/LucaWard

https://www.instagram.com/lucaward_real/?hl=it

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