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Musica, intervista a Giulio Bianco che ci presenta il suo album "DELAYED" | INTERVISTA

“DELAYED” è un disco di musica strumentale che si propone di raccontare la solitudine forzata a cui siamo stati costretti, con un particolare focus sulla difficile condizione degli artisti italiani: ogni brano si intitola come il nome di una città in cui Giulio Bianco avrebbe dovuto esibirsi, ma a causa della pandemia i concerti sono poi stati rinviati o annullati. L’album si propone di rappresentare un viaggio sonoro, guidato dalla forza dell’immaginazione, capace di colmare la mancanza dell’esperienza dei concerti che non hanno potuto avere luogo.

Musica, intervista a Giulio Bianco che ci presenta il suo album "DELAYED" | INTERVISTA

L’albumDELAYED”, con la produzione esecutiva del Canzoniere Grecanico Salentino, è stato realizzato grazie al sostegno di Puglia Sounds (Programmazione P.S.Record 2020/2021, regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia - Investiamo nel vostro futuro) ed è edito da OYEZ!


INTERVISTA A GIULIO BIANCO


Caro Giulio, grazie per la disponibilità. Parliamo di quando e come nasce il tuo nuovo disco dal titolo: “DELAYED".

Grazie a te Sara, per il tempo e l’ospitalità nelle tue pagine. Delayed è un album di musica elettronica strumentale, che nasce nelle primissime settimane del lockdown di marzo 2020. Il disco è stato pubblicato grazie al sostegno di Puglia Sounds, e vanta la produzione esecutiva del CGS, di cui sono parte dal 2008. Era da poco arrivato il blocco e mi era appena saltato un tour in India col Canzoniere. Nei primi giorni, ho approfittato del tempo “libero” per rimettermi in pari con i programmi arretrati: i libri, le serie, i lavoretti in casa; tuttavia dopo una prima fase di tranquillità, sono giunte la noia, l’inquietudine, la pressione di una situazione che non potevo controllare, ed è in quel momento che ho ricominciato a scrivere. La musica è arrivata all’improvviso e nei momenti più improbabili, pensa che un brano è nato mentre per gioco, accompagnavo con la chitarra un messaggio alla nazione di Conte, in diretta Instagram dal mio profilo. In generale, la musica è stata per me l’unica forma di evasione di quel periodo, non solo dalla costrizione delle quattro mura, ma anche dal costante confronto con me stesso.Successivamente a questa prima fase creativa, avvenuta per ovvi motivi in autonomia, il progetto si è arricchito di moltissime professionalità, creando nuovi legami e consolidando ancor di più quelli già esistenti.

Che messaggio, vuoi darci attraverso la tua musica? Credi che il periodo del primo lockdown - mi riferisco a Marzo 2020 - abbia in qualche modo un risvolto positivo? Impareremo qualcosa?

Il messaggio principale dell’album è che“la Musica è Lavoro”. Il mio intento, quando ho deciso di pubblicare i brani era quello di riportare l’attenzione del pubblico sulla drammatica situazione del mondo dello spettacolo. Le tracce hanno il nome città in cui ho perso un live a causa della pandemia ed è per questo che dico spesso che Delayed è “un viaggio immaginario al posto di un viaggio musicale purtroppo mai intrapreso”. Per il resto, credo che il lockdown abbia portato moltissime persone a una nuova forma di consapevolezza, e credo che alcune tra queste, abbiano avuto la fortuna di ascoltarsi, comprendersi e accettarsi. Personalmente ho riconsiderato cosa è prioritario nella mia vita e cosa invece non lo è ...


News professionali e/o sogni nel cassetti?

Sto ricominciando a lavorare live, ma soprattutto a programmare. Col Canzoniere abbiamo anche registrato una “piccola bomba” in studio che uscirà nei prossimi mesi. Sogni nei cassetti? Mi piacerebbe iniziare a scrivere per il Cinema.


Ringraziamo per la consueta e preziosa collaborazione Arianna Galli di "Parole & Dintorni"


Link:


www.giuliobianco.com

www.instagram.com/giuls.85/?hl=it

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