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Occorre investire sugli Autori Teatrali | Editoriale a cura di Mario Mattia Giorgetti

Dobbiamo riportare la figura dell’Autore teatrale in primo piano, sia per il pubblico che per gli Enti pubblici finanziatori delle produzioni pubbliche e private, poiché, è bene saperlo, tutto il “Sistema Teatro” verte intorno a questa figura: dal regista agli attori, dalla produzione alla distribuzione, dalle scenografie alla costumistica. Senza l’Autore sarebbero tutti disoccupati.

Occorre investire sugli Autori Teatrali | Editoriale a cura di Mario Mattia Giorgetti

L’Autore è il punto di partenza di ogni tipo di spettacolo, senza il suo contributo non avremmo gli eventi. Quindi urge avviare una riflessione sul suo ruolo e cercare di trovare tutti i necessari sostegni per la sua attività.


Partiamo da una semplice domanda. Perché nel cast artistico che viene presentato al Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo al fine di accedere ai finanziamenti non esiste la figura del drammaturgo? Figura storicamente provata anche nel passato: William Shakespeare era un componente della Compagnia il “Globe” ed egli ha scritto per quegli attori, Carlo Goldoni era nella Compagnia dell’impresario-attore Girolamo Madebach ed ha scritto per i suoi attori, Bertolt Brecht del Berlin-Ensemble, Luigi Pirandello della sua compagnia, e così per tanti altri.


Ora l’Autore sembra essere orfano. Pochi sono gli Autori in seno alle compagnie, in verità più in veste di registi-autori, di attori-autori: soggetti, quindi, che hanno un doppio ruolo sebbene quello di autore non venga considerato ai fini del finanziamento.


Il Ministero dovrebbe esigere in tutte le compagnie che finanzia la presenza di un drammaturgo scritturato almeno per i tre anni previsti dalla normativa, al fine di redigere opere o eventuali interventi su testi tradotti o adattati. Questo si tradurrebbe nell’opportunità di lavoro per tanti giovani Autori di talento che allo stato attuale “navigano” alla ricerca di piazzare le loro opere e costretti a svolgere un secondo lavoro per sopravvivere. Non è forse l’ora di agire signor nuovo Ministro?


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