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Paolo Simoni, autore per Loredana Berte’ e Gianni Morandi, ci presenta il suo brano:“Porno societa’"

PORNO SOCIETÀ” è il nuovo brano del cantautore ferrarese Paolo Simoni. Una canzone dalle sonorità jazz con cui l’autore vuole ironicamente descrivere la società occidentale che insegue le mode e i pensieri di “opinionisti alla maniera, tuttologi da tastiera, sgrammaticati, affamati di fama e di follower”.

INTERVISTA A PAOLO SIMONI


Caro Paolo, parlando del singolo "Porno società”: un titolo provocatorio per gli ascoltatori?


Se con provocatorio, intendiamo un tentativo di evocare delle riflessioni e dei pensieri autonomi ascoltando il brano, allora sì. Provocatorio fine a se’ stesso, cioè per puro fine esibizionistico del termine, allora no. Un artista se vuole “provocare” lo deve fare a mio avviso con dei contenuti e con qualcosa da dire, altrimenti rimane una sportina di plastica attaccata alla parete di qualche mostra, che fa notizia ma non ha nulla a che vedere con l’arte. “Porno società” è un invito al pensiero, a quello che come umanità siamo arrivati. Cercavo un titolo al quadro che avevo in mente ed ecco che è uscito questo. Lo credo fortemente, siamo una porno società.


Ascolta “Porno societa’” di Paolo Simoni

Cosa puoi raccontarci della tua amicizia con Roberto Vecchioni?


Ho inseguito Roberto per mesi. Volevo cantare con lui e fargli sentire le nuove canzoni. Un giorno, in una Milano con quarantadue gradi, mi ha accolto e gli ho letto degli appunti e dei passi che avevo sottolineato nei suoi libri. Lui fumava il sigaro, io pure, in una stanza di trenta metri quadri. Sembravamo a Cuba immersi in una nebbia di fumo. Grondavo di sudore ma ero felice. Dopo circa due ore mi sono ricordato il motivo per cui ero andato a trovarlo. Gli ho chiesto se voleva cantare con me. Lui mi ha invitato ad aprire i suoi concerti. Forse voleva conoscermi e studiarmi meglio. Ci siamo divertiti ed ho imparato molte cose. Nei miei confronti è stato paterno e amorevole. È un grande mangiatore di dolci, specialmente quelli al cioccolato. Di data in data, nei ristoranti cercavo di indovinare quale avrebbe scelto dal menù. Indovinavo praticamente sempre. Per me è un mito ed è lui che mi ha onorato della sua amicizia. Lo ringrazierò a vita. Mi ha fatto sentire esattamente come il protagonista che canta nella sua canzone:


“Chiudi gli occhi ragazzo

E credi solo a quel che vedi dentro

Stringi i pugni ragazzo

Non lasciargliela vinta neanche un momento”.

Roberto è un poeta vero, di quelli che dialogano con il cuore.

Tante le tue collaborazioni, in qualità di autore. Come, ad esempio Gianni Morandi e Loredana Berte': che cosa impari da questi artisti e cosa trasmetti loro?


Cosa trasmetto a loro non saprei, però se decidono di cantare dei versi e delle note da me composte forse qualcosa ci trovano. Io provengo dalla vecchia scuola e sono un emiliano romagnolo testardo. Le cose vanno fatte in una certa maniera. Sono il primo critico di me stesso. Quello che cerco di trasmettere è onestà intellettuale e amore per il mio lavoro. Loro mi restituiscono tantissimo. Sentire una canzone che ho scritto cantata da un grande della musica italiana mi onora. Lo leggo come una benedizione dal cielo, per il mio lavoro, i miei studi, le mie fatiche in tutti questi anni di dedizioni.


Prossimi progetti futuri?


È molto difficile in questo momento storico fare previsioni in tal senso perché vorrei uscire a cantare dal vivo ma non si può. Il 5 febbraio debutterà il mio nuovo album e sarò occupato a promuoverlo. Come sempre continuerò a scrivere per me e per chi lo vorrà. La mia porta è sempre aperta. Ho altri progetti in testa e sto osservando attentamente il mondo, che credo, si stia avviando con una velocità camaleontica a dei cambiamenti importanti e definitivi.


Ringraziamo Giulia Orsi dell’ufficio stampa “Parole e dintorni”


https://paroleedintorni.it/


Link Paolo Simoni:


www.simonichannel.com

www.facebook.com/PaoloSimoniOfficial

www.instagram.com/paolosimoniofficial


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