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Riccardo Rossi: quattro chiacchiere con un genio di comicita' dal cuore romano | INTERVISTA

Attore, autore e regista, dalla brillante carriera Riccardo Rossi, con intuito, guizzo e tanta verve ironica , incanta al telefono con la stessa brillantezza che ha sulle scene.

In questa bella e piacevole chiacchierata, ho voluto scambiare delle battute con una persona che, personalmente stimo molto.

Credits by ©Claudio Porcarelli

INTERVISTA A RICCARDO ROSSI


D. Il 18 dicembre Su Twitter ha pubblicato un selfie con Papa Francesco, aggiungendo la didascalia: santità ci facciamo un autoscatto, so che le guardie non vogliono! Certo invece qui comando io! Com’è stato l’ incontro con il Papa e come è nata l’idea di questo scambio di battute tra voi due?


R. Ovviamente Papa Francesco ha questo carisma straordinario legato alla sua simpatia e a me è stato simpatico da subito, da quando si è presentato non appena eletto Papa con quel fantastico: “Fratelli e sorelle, e Buonasera!”. È stata una cosa meravigliosa, che ci ha sedotto tutti con questo saluto. Quando ho avuto l’occasione, di conoscerlo durante l'udienza pubblica presso la Sala Nervi, visto che aveva questa empatia nei confronti di tutti, tra me e me ho pensato: “ E ora che mi posso inventare?” Cosi mi è venuto in mente di dire una cosa diversa, siccome le guardie erano tutti dei valletti con il frac e continuavano a dire, raccomandandosi di non fare nessun selfie, sono stati loro a darmi l'idea. Così ho pensato di andare a dire al Papa se voleva farsi un autoscatto, ho preferito dire la parola autoscatto in italiano, piuttosto che selfie ho voluto vedere cosa poteva succedere, c'ho provato casomai mi avrebbe detto di no. Allora visto che nessuno aveva provato a fare questo mi sono avvicinato e gli ho detto: “Santità le sue guardie me l'hanno vietato però io glielo chiedo lo stesso, ci facciamo un autoscatto?” Lui si è messo a ridere e mi ha detto:” Ma certo!” Mentre scattavo la foto, lui mi ha detto: “Qui comando io”, facendosi una risata meravigliosa ed è così che è venuto fuori quello scatto indimenticabile.


D. Recentemente ha partecipato al film di Vanzina lockdown all’italiana. Questo film in chiave ironica pensa che voglio sdrammatizzare e alleggerire la situazione attuale oppure e come si sono rapportati agli italiani durante questa situazione ?


R. Nel titolo c’è la risposta. Il film infatti si intitola Lockdown all'italiana, quindi si parla di come gli italiani hanno vissuto la non possibilità di uscire di casa, tutto qui! Il film ironizzava su questo, infatti è ciò che succede tutti i giorni. Questa pellicola parlava solo di questo non c’era nessun riferimento alla malattia gravissima e al periodo che stiamo passando, appunto per questo abbiamo fatto ironia, un’ironia svolta su questa permanenza cioè nel restare a casa che per noi è stato un fatto nuovo, soprattutto un anno fa, quando a Marzo c’è stato il primo vero lockdown. Quindi questo lavoro è stato affrontato con ironia in virtù dell’eccezionalità di quel momento, perché nessuno della nostra generazione, a parte quella precedente che ha affrontato la guerra, ha dovuto vedersela con la privazione di potersi spostare senza restrizioni.

Credits by ©Claudio Porcarelli

D. Lei ha presentato ama Sanremo a fianco di Amadeus, con la presenza dei vari artisti. Nella prossima edizione virgola che ci dovrebbe essere salvo complicazioni, continuerà la sua collaborazione con il presentatore? Ha in previsione una collaborazione con Fiorello, come in passato nel suo ruolo d'autore? Oppure dei suoi progetti?


R. Io spero di si, questo mi farebbe molto piacere, spero molto che Amadeus voglia chiamarmi per trovarmi un ruolo. Al momento una collaborazione con Fiorello no.

Spero a luglio di poter riprendere le serate dal vivo, che mi mancano tanto, quindi di poter partire il prima possibile speriamo, ovviamente compatibilmente con le nuove regole che ci daranno.


D. Come ha vissuto lei questa situazione triste per il mondo dello spettacolo italiano, anche col fatto che il teatro probabilmente sarà l'ultimo ad aprire?


R. Guardi Le dico, so che tutto questo è stato fatto per permettere di debellare questa pandemia il prima possibile. Dopo tutti questi mesi, perché tra poco sarà un anno che siamo in questa situazione, ma quello che le posso dire è che ci sono tante situazioni che stridono, di cui non si capisce la logica. Ad esempio io sono stato in un noto centro commerciale, con la mascherina è il giusto comportamento ma ho visto che c’era molta più gente che in un Teatro. Gente che si muoveva col carrello, con le buste, con i bambini, con le carrozzine, anziani, nonni tutti mischiati lì senza un limite dentro il magazzino. Allora mi chiedo: In un Teatro, distanziati, fermi a vedere per un’ora e mezza uno spettacolo non ci si potrebbe inventare qualcosa? Evidentemente No, mi sono risposto! Io sono ligio a quello che viene raccomandato, certo rimango a bocca aperta quando vedo che in un centro commerciale Si può entrare liberamente, avendo fissato delle soglie molto alte per l'affluenza, poi dicono che il sabato e la domenica sono chiusi i Centri commerciali. Ma in questi posti ci vanno le famiglie che magari non lavorano, da lunedì a venerdì, tutti i giorni della settimana. Per esempio le dico, oggi pomeriggio lei mi trova a casa, ma a me sarebbe tanto piaciuto andarmene al cinema, che di pomeriggio alle quattro sa quante siamo? Io e tre anziani! Saremo in quattro al cinema alle quattro in una sala da 500 posti ! Ce posso annà? No! Allora voglio dire è un po' strano, non voglio certo fare polemica ma mi permetto di sottolineare un po' di stranezze o per essere forbiti un po' di incongruenze.


Link:


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Ringraziamo per la preziosa collaborazione l'addetta stampa di Riccardo Rossi,

Nicoletta Strazzeri:


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Credits by ©Claudio Porcarelli

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