Rubrica, Ti intervisto: ospite lo scrittore e giornalista Gianlu Bodai | NEWS E FOTO
Carissimo Gianlu, raccontaci di te, presentati al pubblico ...
Mi piace definirmi "un professionista della penna", mi sono laureato in Lettere moderne a Milano, giornalista professionista anche se adesso mi sto dedicando totalmente alla scrittura, con i suoi lunghi e poetici tempi, in un periodo in cui la società vuole che si vada per forza di fretta. E questo l'ho scritto nel mio ebook "Maldestre osservazioni per contatti passeggeri".

Gianlu, se potessi descriverti con una canzone, quale sceglieresti?
C'è una canzone che mi viene in mente in questo momento. È di un cantautore italiano degli anni Sessanta ed è legata a questa stagione che adoro. Si tratta di "Estate" di Bruno Martino (si dice che le canzoni siano eterne, no?) ed ha entrambe le mie caratteristiche: un po' imbronciato, profondo, meditativo, che mi porta poi ad essere entusiasta e solare nello stesso modo, con tanta voglia di scoprire qualcosa di nuovo. Qualità che penso emergano in ciò che scrivo. Vi consiglio di ascoltare ed eventualmente riscoprire quella canzone.
Sogno nel cassetto?
Un sogno l'ho già realizzato, ho dovuto affrontare un problema di salute e nel mio sito www.gianlubodai.com tra le righe c'è un riferimento a questo. Ho scritto una frase importante per me:"Mi sono reinventato un avvenire, mi sono ritagliato una piattaforma malleabile e piacevole".
Il mio cassetto è chiuso a chiave, meglio non aprirlo prima del tempo. Preferisco non parlare di sogni, anche se ogni giorno la fantasia mi porta lontano. Intanto mi piace regalare belle frasi e foto che potete trovare su Instagram e Facebook. Nonché nel libro.
Sono un po' scaramantico, incrociando le dita ...
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