“Studiare, studiare, studiare”, è questo il motto dell’attore Carlo Liccardo
La carriera dell’attore Carlo Liccardo è partita da una scelta coraggiosa e dalla domanda “Sono felice?”. Dalle collaborazioni con vari registi alla sperimentazione di vari generi artistici fino a chiare ambizioni future, oggi la risposta a questa domanda è "Sì, sono felice".
Caro Carlo, non ti nascondo che con la barba - appena ti ho osservato con un minimo di attenzione - hai una somiglianza con Gigi Proietti. Te lo hanno mai detto? Ovviamente, il mio vuole essere un gradito ed onorato complimento. Recentemente ho intervistato Antonio Milo, in quanto protagonista di "Natale a casa Cupiello" con Sergio Castellitto. Che cosa puoi raccontarci della tua esperienza con Antonio e cosa hai imparato dal suo corso? Noooooooo ti ringrazio assolutamente. Mai nessuno mi aveva detto ciò...Proietti, un mito, unico...credo di non avere neanche una ciglia di lui...è semplicemente immenso. Mi hanno sempre detto di assomigliare un po' a Luca Argentero. Ma lui ovviamente è bellissimo :-) Per me la Formazione è fondamentale, lo studio è la base di tutto. Studiare, studiare, studiare è il mio motto. Per cui ci tengo a dire che dal punto di vista teatrale mi sono formato con il maestro Carlo Cerciello, e poi ho partecipato a numerosi stage. Da un punto di vista cinematografico, mi sono formato grazie ad Antonio Milo. Lui è un ottimo coach e ho fatto un percorso sui sensoriali e sulla memoria emotiva. Stare davanti alla camera con verità, scavando nel proprio vissuto e riportarlo nel personaggio. Un percorso intenso e bellissimo!

Ami studiare: infatti dopo una laurea in giurisprudenza e due master hai inseguito il tuo sogno: creare una carriera artistica. Gli sforzi e questo radicale cambiamento hanno premiato la tua soddisfazione?
Circa nove anni fa feci una scelta molto coraggiosa. Sì, è vero, sono un laureato, con due master ed avevo un bellissimo lavoro ma...mi chiesi se fossi contento... in me avevo tutto un mondo da scoprire. Così con grande coraggio mi licenziai e iniziai il mio viaggio nell'arte. Partivo da zero, non conoscevo nessuno. Ad oggi, posso dirti prima di tutto che sono felice di aver fatto quella scelta perché questa è la mia scelta e poi sono fiero di me e dei risultati raggiunti. Mi sono scoperto un artista multitasking e curioso. Non a caso, infatti, ho lavorato e lavoro come attore, cantante, presentatore, regista, acting coach, e anche Fotomodello. Ora sto iniziando anche a scrivere.
Quindi hai lavorato in vari campi?
Sì, teatralmente con diversi registi e ad ognuno devo tanto (non sono le classiche parole di circostanza). Veramente ognuno di loro è stato ed è un maestro. Con me, metaforicamente parlando, è come se avessi una valigia che custodisce tutto ciò che mi viene donato e insegnato. Ho lavorato in diversi generi teatrali: spettacoli musicali, prosa, drammatici, brillanti, grotteschi. Anche con il canto, che continuo ancora a studiare (grazie al maestro Carlo Lomanto) ed amo cantare. Da tre anni ho gustato anche il ruolo da regista e mi piace tantissimo. Ho tantissima fantasia. Ho iniziato con spettacoli per bambini e ragazzi delle scuole (cosa non semplice, ma bella) e poi ho creato due spettacoli (di cui ho scritto anche il testo) che ancora oggi sono in giro. Di recente ho scoperto il mondo della tv nel ruolo del presentatore e mi credi? Mi piace tantissimo!!!!! Sono a mio agio. Stupenda è l'esperienza come acting coach in diversi progetti e scuole. Mi piace motivare a far percorrere questa strada che è difficile ma bella. E poi, cortometraggi, film, spot ecc..

"Il paradiso delle signore": una tua parentesi televisiva in cui hai recitato il ruolo di "un cattivo". Come hai costruito il tuo personaggio e cosa ti è piaciuto sul set di questa soap, che come certamente saprai, è nata come fiction insieme a Giuseppe Zeno e Giusy Buscemi.
Beh, è stato un piccolo ruolo ma interessante. Un set di grandi professionisti. Fui scelto per questo ruolo cattivo (che io adoro). Andai sul set preparatissimo e fu davvero moto bello. I set sono dei luoghi bellissimi e devo dire che lì sono a mio agio. Fui accolto benissimo. Ripenso con piacere anche al costume d'epoca indossato, anche all'auto d'epoca che ho dovuto guidare. Quella è stata un'esperienza indimenticabile, una bella soddisfazione.
C'è un ruolo, di un film o di una commedia (teatrale o televisiva) a cui ambisci ad interpretare e perché?
Quando decidi di intraprendere questa strada, bisogna tener conto che è un percorso soprattutto con se stessi. Grazie a questo lavoro ho scoperto tanti colori di me che non conoscevo. Amo i ruoli cattivi. E' stata una scoperta grazie ai miei maestri e ai mie agenti. Sì. desidero un ruolo cattivo, noir, in un bel film. In fondo la fortuna che noi attori abbiamo è quella di dar anima alle nostre anime e questo lo trovo magico.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Come ben sai stiamo vivendo TUTTI un periodo brutto. In questo caso parlo di me artista a nome di tutti gli artisti: è veramente difficile sia da un punto di vista economico, lavorativo ma anche di interiorità. Ma, come dico sempre, deve essere un fermo attivo. Ci sono diversi progetti (appena sarà possibile - speriamo!!!!!!!). Prima di tutto sono entrato come coach nella Universal Film Academy, una scuola di cinema diretta da Alessandro Cardia a Firenze. Una bellissima soddisfazione essere coach insieme ad altri coach come Antonio Milo, Orlando Cinque, Pupi Avati (ti rendi conto), Piermaria Cecchini e altri... Sto creando delle collaborazioni musicali con alcuni chitarristi bravissimi tra cui Vincenzo Folmi e con ciascuno sto realizzando dei bellissimi progetti. Continuerò il programma televisivo come presentatore in "Canzoni da ricordare..." che fu interrotto causa COVID, ma appena possibile riprenderà. Porterò avanti i miei due progetti teatrali da regista come "Donne che in...cantano"(ideato da Federica Cardone) e "Napolitan", e poi sto realizzando un altro spettacolo, una follia, insieme ad un collega bravissimo Fabio Dessi, ma non ti posso ancora svelarne il titolo, scritto da ma e a da Gianluigi Rodrigues. La ripresa di tutti i progetti vecchi che sono stati interrotti ma che devono continuare. E poi arte, collaborazioni, progetti, cinema.... e...STUDIARE, STUDIARE, STUDIARE...è la base di tutto!!!

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