“THE LAST OF US: FORSAKEN: il nuovo progetto di Mario Signorile | NEWS
Ciao Mario benvenuto sul blog. Quando e come hai iniziato a lavorare nel mondo della cinematografia? Sei un attore, un regista e uno youtuber.
Ciao Sara, grazie mille per il benvenuto! Ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo sin da quando ero piccolo. Pensa che quando giocavo con i miei giocattoli, creavo delle intere storie che dividevo in stagioni come se fossi in tv. Dall’età di 14 anni ho iniziato ad approcciarmi su youtube per provare a far conoscere me e le mie idee. Mi ci sono voluti svariati anni per migliorarmi ed iniziare a farmi apprezzare dal pubblico. Si può dire che negli ultimi 3 anni, grazie alla mia sitcom “Odio il mio migliore amico” ho iniziato finalmente a vedere la gente apprezzare il mio lavoro ed il mio umorismo.
Puoi parlarci del tuo ultimo lavoro, dal titolo: “THE LAST OF US: FORSAKEN”. Come mai un titolo in inglese?
Il titolo principale “The last of us” riprende ovviamente la saga videoludica a cui si ispira il mio lavoro, il sottotitolo “Forsaken” invece, ha molteplici significati. Inizialmente (tre anni fa) il titolo che avevo in mente era “The last of us: but not the only ones” che ho scartato recentemente a causa dell’eccessiva lunghezza, ma, creava una sorta di botta risposta nel per l’appunto, significa “Gli ultimi di noi: ma non gli unici”, in riferimento al fatto che il mio cortometraggio narra le vicende di altri protagonisti che non sono Joel ed Ellie (protagonisti del videogame). Alla fine però ho deciso un titolo molto più breve e soprattutto ad impatto “Forsaken” che significa “Abbandonato”, questo riprende sia il titolo di una canzone molto importante nel Franchise di The last of us, ovvero “Alone and forsaken” sia lo stato d’animo del protagonista del mio corto, sia una metafora dell’umanità che sembra esser stata abbandonata al proprio destino a causa della pandemia.
Prossimi progetti e/o sogni nel cassetto?
Ho tanti progetti e sogni nel cassetto, ho in mente una mini serie da un paio di anni e non vedo l’ora di iniziare a lavorarci, per quanto richiederà davvero un grande, grandissimo impegno. Ovviamente il sogno nel cassetto più grande è quello di poter lavorare nel cinema e vedere i miei lavori in sala.
