"Ti intervisto", ospite Alessio Mayor che ci presenta: "Quell'abbraccio"| MUSICA
Un brano che tocca le corde più profonde in un crescendo emozionale che raggiunge la sua massima esplosione in una partitura d'archi che fa eco a "Quell'abbraccio". Un abbraccio catartico che sembra spazzare il rancore accumulato nel corso di una storia tormentata che ha lasciato cicatrici invisibili ma che in fondo porta con sé il ricordo di un grande amore.

L'incontro pacificatore avviene nel corso di una serata in cui i protagonisti si ritrovano e, incuranti dei presenti, si lasciano cullare dall'emozione del momento. Tutto il dolore viene magicamente spento in quella stretta che diviene "l'area neutrale di chi è stato sempre in guerra".
Un testo impastato dalla voce graffiante di Alessio Mayor che al suo quarto progetto raggiunge la punta dell'iceberg della sonorità pop. Prodotto da Elia Martorini Venturini per Indieca Records con la collaborazione di Gabriele Deliperi, Massimo Forni e Nicolò Spinatelli
INTERVISTA AD ALESSIO MAYOR
Caro Alessio, benvenuto su "La Gazzetta dello spettacolo". Quando e come hai iniziato il tuo percorso con la musica? Il mio vero percorso con la musica é iniziato a ottobre 2021, quando per la prima volta ho sentito l'esigenza di incidere un mio brano. In realtà, scrivo da quando sono adolescente, ma non ho mai avuto il coraggio di togliermi quella maschera di vergogna per paura di essere giudicato. Due anni fa circa, dopo un periodo turbolento, post lockdown, ho capito che era arrivato il mio momento e così ho deciso di incidere "Palloni". Parlaci di questo bellissimo brano: "Quell'abbraccio". Come nasce e perché? Il brano nasce da un abbraccio vero, un abbraccio che non ho mai saputo dare e che per la prima volta, un anno fa circa, ho saputo mettere in atto. Da lì, ho capito quanto é importante abbracciare, per sentirsi meglio e per far stare meglio e ho compreso quanto un gesto così semplice possa porre fine a tutti i sentimenti negativi che vivono in noi. Adesso, per me un abbraccio vale più di un bacio, di una carezza o di una parola di conforto, perché è un gesto afinalistico, accade in un istante, ma può far star bene per tanto tempo. Nuovi progetti e/o sogni nel cassetto? Non parlo di sogni perché ne ho talmente tanti che rischierei di perdere il contatto con la realtà. Ho tanti progetti, per ora vorrei farmi conoscere attraverso i miei brani. Ho in mente un brano che possa far vedere il lato più energico di me, magari arriverà per l'estate...