"Ti intervisto", ospite il cantautore Marco Di Noia che ci presenta "CAMILLEVOLT" | MUSICA
È uscito “CAMILLEVOLT”, il nuovo brano del cantautore e sperimentatore musicale MARCO DI NOIA, risultato musicale di un progetto di ricerca universitaria con la Scuola di Design del Politecnico di Milano. “Camillevolt” rappresenta la conclusione di una ricerca che lo ha visto collaborare con i giovani designer del Laboratorio EDME della Scuola di Design del Politecnico di Milano al fine di creare una nuova e contemporanea maschera carnevalesca del capoluogo lombardo, sul modello della Commedia dell’Arte. La figura protagonista del brano, battezzata dagli studenti “Camillevolt” (che ispirandosi al dialetto milanese vuol dire “che ha mille volti”), ritrae una Milano caleidoscopica e frenetica, intersezione di suoni, colori e personaggi stereotipati.
INTERVISTA A MARCO DI NOIA
Ciao Marco quando e come hai deciso di dedicarti alla musica?
Ho iniziato a cantare con una band poco dopo i 20 anni e, durante le lezioni di canto, ho scoperto di avere particolari doti vocali. Sono poi passato a progetti cantautorali e sperimentali in età più matura, poiché, avendo parallelamente carriere universitarie e lavorative impegnative, il processo di maturazione e messa a fuoco della mia personalità artistica non è stato velocissimo.

Parlaci del tuo brano: "Camillevolt": perché possiamo definire un brano particolare e diverso dagli altri?
Il brano è frutto di una collaborazione e di un progetto di ricerca etnografica e di co-design con il Laboratorio EDME della Scuola di Design del Politecnico di Milano. La fase creativa che mi ha portato alla scrittura del testo e della musica con Alberto Cutolo e Giulio Maddaloni è stata, di fatto, condivisa con una trentina di persone tra professori, musicisti e studenti. Il brano mette in musica la visione di Milano dei giovani designer e la nuova maschera carnevalesca cittadina che loro hanno ideato e chiamato “Camillevolt”, che significa “Che ha mille volti”. Le ritmiche del brano rock elettronico sono industrial, essendo state composte con i suoni di fresatrici, macchine da cucire, presse, flash ecc. registrati nei laboratori di sartoria, falegnamerie e fotografia del Politecnico. “Camillevolt” come sintesi di un progetto di co-design è già stata oggetto di un paper accademico e una conferenza internazionale tenutasi a maggio a Barcellona. Credo che tutto ciò basti a definire il brano particolare e diverso da quelli tradizionali.
Ascoltate "Camillevolt" di Marco D Noia
Un sogno nel cassetto?
Se parliamo di sogni irrealizzabili, mi piacerebbe cantare con Paul McCartney, magari con Brian May alla chitarra, Dave Grohl alla batteria e John Paul Jones al basso. Poi ci sono i sogni a portata di mano, che tuttavia preferisco chiamare “progetti difficili da realizzare”. Quelli non posso ancora svelarveli.
Si ringrazia per la consueta e preziosa collaborazione Giulia Orsi dell'ufficio stampa "Parole & dintorni"
Link e/o collegamenti:
https://twitter.com/marcodinoia
