"Ti intervisto", ospite la scrittrice Serena Guerra che presenta il libro "A cavallo verso nessuno"
“A cavallo verso nessuno” è una storia per tutti che potrebbe essere la storia di tutti; uno spunto di riflessione per coloro che si pongono domande, che si interrogano sul senso della propria vita, ma anche uno svago per chi non ha voglia di perdere il proprio buonumore.
Un racconto in cui ciascuno può rispecchiarsi, un'opera di grande profondità, ma pure un anti-dramma che ci tira su di morale ricordandoci che niente accade per caso, niente è inutile, e se è importante saper lottare con tenacia e con convinzione, altrettanto importante è restare in grado di sorridere, pure di se stessi.

Anche la narrazione, in prima persona, è pervasa di delicata ironia. Lo stile è semplice, leggero, scorrevole e la forma diaristica crea con il lettore un gradevole clima di confidenza e di intimità. Una lettura che invita a riflettere ma lasciandoci con la bocca fresca e l'animo sollevato.
INTERVISTA ALLA SCRITTRICE SERENA GUERRA
Cara Serena, grazie per la disponibilità. Il titolo, "A cavallo verso nessuno", che tipo di messaggio vuole darci?
Ciao Sara, grazie per l'invito. E grazie per la domanda, che trovo stimolante. Ovviamente, visto che i cavalli sono la grande passione della protagonista, e rappresentano gran parte dello scenario contro il quale si svolgono le vicende narrate, non potevano mancare nel titolo. Ma perché “verso nessuno”?
La nostra storia narra di una donna che, fin da bambina, si domanda quale sia il vero scopo dell'esistenza. Si rende conto, infatti, che il destino le sbarra alcune strade con accanita determinazione; per fortuna riesce a non perdere la fiducia nel fatto che questo possa condurla ad un bene maggiore. Si sforzerà dunque, con tutte le sue energie, nel capire quale messaggio si celi dietro le sue apparenti sconfitte, le più amare delle quali arriveranno proprio dai cavalli. Tuttavia essi sono una passione così grande, così inevitabile per lei, che non riuscirà a farne a meno neppure quando diventa evidente che quella strada le riserba ben poche opportunità di successo. E saranno proprio loro ad aiutarla a schiudere la porta della più grande comprensione: che per essere veramente felici occorre rinunciare ai propri confini, ed aprirsi alla fusione con qualcosa di più grande. Non identificarsi con la figura del campione, dell'amazzone di successo, ma piuttosto disidentificarsi perfino da se stessi, ed andarsi a ritrovare là dove tutto è Uno.
Nella protagonista, si possono rivedere tutte le donne? Ed eventualmente perché?
Ma io spero non solo le donne, ma anche gli uomini. Io credo che nella mia storia possano rivedersi tutte quelle persone abbastanza sensibili da rendersi conto di quali straordinarie coincidenze sembrano verificarsi, a volte, nella nostra vita; e abbastanza percettive da sentire che, in realtà, non si tratta affatto di coincidenze, ma piuttosto di segnali che chiedono di essere interpretati in maniera corretta. E lo chiedono con tale insistenza da essere disposti a presentarsi ancora e ancora, sotto spoglie diverse, ma in contenuti decisamente simili, finché non ci troveranno disposti a considerarli con la dovuta attenzione. Quante volte abbiamo l'impressione di venirci a trovare ripetutamente dentro la stessa scena, in cui cambiano i personaggi ma non la trama? Di vederci negare proprio ciò a cui teniamo di più, ancora e ancora? Di avere la sensazione, insomma, che il destino ci metta il bastone tra le ruote, come se avesse una sua precisa opinione su ciò che dovremmo o non dovremmo fare? O anche, al contrario, di avere la sensazione che una buona stella ci segua, vegliando su di noi? Ecco, tutti coloro che hanno sensazioni simili, si ritroveranno nel mio libro come in uno specchio.
Come ci sentiremo dopo aver letto il libro?
Beh, io mi auguro sereni, sollevati e pieni di fiducia nel futuro. Il messaggio che cerco di trasmettere è molto positivo, e lo stile che ho scelto per farlo è frizzante, fresco, privo di pesantezza. È un libro che sa essere un ottimo spunto di riflessione per temi importanti -la vita, il nostro senso nell'esistenza- ed altrettanto ottimo strumento di svago. Insomma, è adatto per chi ha voglia di riflettere, ma senza perdere la voglia di sorridere.
Ringraziamo per la preziosa e consueta collaborazione l'addetta stampa Simona Mirabello
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