Weekend al cinema con "Blonde" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Blonde
Regia: Andrew Dominik
Cast: Ana De Armas, Adrien Brody, Bobby Cannavale, Julianne Nicholson, Xavier Samuel, Caspar Phillipson, Lily Fisher, Evan Williams
Trama: La storia, tra realtà e immaginazione, della diva Marilyn Monroe, dalla sua infanzia con la madre Gladys, che soffriva di disturbi psichici e fu presto ricoverata in una clinica, all' affermazione come attrice hollywoodiana, passando per i suoi tre matrimoni, fino alla sua morte nel 1962, a soli 36 anni, nella sua abitazione di Los Angeles, a causa di un' overdose di sonniferi.
Recensione: Per il mondo era Marilyn Monroe, ma all' inizio era Norma Jean Mortenson Baker. E dall'inizio il regista ci racconta non il personaggio, non la diva, ma la persona, la ragazza, la donna che è stata; e lo fa con un punto di vista tutto femminile, in questo attenendosi al registro del romanzo del 1999 dal quale questa pellicola è tratta, della scrittrice Joyce Carol Oates.
Chi la interpreta è Ana De Armas, tanto somigliante da sembrare, in alcune scene, la vera Marilyn.
Essendo stata la vita dell' attrice assai breve, quello che vediamo è in parte ciò che realmente è accaduto e in parte soltanto immaginato.
Quello che è certo è un' infanzia non felice, accanto ad una madre mentalmente instabile e in assenza di padre, una figura che rincorrerà e ricercherà sempre nei suoi grandi amori, Joe Di Maggio e Arthur Miller.
Norma Jean voleva soltanto essere amata, invece ha vissuto una vita fatta di violenze fisiche e psicologiche, di gravidanze interrotte, di matrimoni finiti male, sonniferi e alcool.
Le immagini del film non sono edulcorate: sono un pugno nello stomaco, sono molto crude, in certi momenti anche molto particolari, ma ci mostrano quando dietro ad un mondo fatto di lustrini e paillettes, non sempre si nasconde felicità.
Voto: 8
