Weekend al cinema con "Dancing Queens"| Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Dancing Queens
Regia: Helena Bergstrom
Cast: Molly Nutley, Fredrick Quinones, Rakel Warmlander, Marie Goranzon, Christopher Wollter, Mattias Nordkuist
Trama: in Svezia, ai giorni nostri, l'adolescente Dylan, orfana di madre, trascorre le sue giornate aiutando il padre con il lavoro e insegnando danza moderna ai bambini della sua città. Sua nonna, però, la sprona ad inseguire il suo sogno di sempre, fare la ballerina professionista, e la fa partecipare ad un'audizione in una prestigiosa scuola.
Una volta arrivata lì non troverà un ingaggio, ma parteciperà ad uno spettacolo con un gruppo di Drug Queens un po' in difficoltà.
Recensione: Inseguire le proprie passioni, essere liberi di esprimersi senza distinzioni di genere, orientamento sessuale o età.
Su questi ideali si basa questo film, distribuito Netflix, che ci mostra un insolito connubio tra la giovane protagonista e il gruppo di Drug Queens.
Da un intento fallito non è detto che non possa nascere qualcosa di positivo: infatti Dylan mette le sue doti a disposizione del coreografo Victor, nonché compagno del regista dello spettacolo, provando un'esperienza nuova, ben lontana dal suo stile di vita.
In questo modo può comunque dimostrare il suo talento e allo stesso tempo conoscere il mondo LGBTQ, con il quale si integra perfettamente, perché priva di pregiudizi e con una mentalità aperta.
Nessuna scena scabrosa, nessun eccesso: una narrazione lineare, dove sorrisi e commozione si alternano e dove la triste storia di Dylan si unisce alle tristi storie dei suoi nuovi amici.
Non mancano i battibecchi e pure qualche incomprensione, segno che si è creata una vera famiglia.
L' amore per il ballo e per l'espressione artistica li accomuna e fa comprendere la bellezza delle passioni che non hanno colore o sesso, sono universali e hanno tante facce, tutte meravigliose allo stesso modo.
Voto: 7
