Weekend al cinema con "Freaks out"| Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Freaks out
Regia: Gabriele Mainetti
Cast: Claudio Santamaria, Giorgio Tirabassi, Pietro Castellitto, Aurora Giovinazzo, Giancarlo Martini, Franz Rogowski
Trama: Roma, 1943. In piena guerra, Israel gestisce il circo " Mezza Piotta".
Dopo un bombardamento, il tendone viene distrutto e l' uomo, insieme ai suoi quattro circensi, che rappresentano ormai la sua famiglia, cercano di trovare un modo per sopravvivere. Quando però Israel sparisce misteriosamente, i quattro artisti si trovano spersi ...
Recensione: " A noi non ci separa nessuno, nemmeno la guerra" , dice all'inizio Israel a Matilde, giovane artista del suo circo.
Eppure qualcosa li separa...
Il film di Gabriele Mainetti era attesissimo dopo lo straordinario successo del primo lungometraggio " Lo chiamavano Jeeg Robot".
E non delude affatto: un film pieno di magia, fantasia, effetti speciali, Storia e dramma.
Un tema, quello della diversità, affrontato come risorsa per superare anche le difficoltà più dure: perché la diversità è questo, risorsa e non limite o vergogna , come qualcuno vorrebbe far credere.
Claudio Santamaria interpreta Fulvio, l' uomo lupo, irriconoscibile sotto una cascata di peli; Pietro Castellitto interpreta Cencio, il ragazzo albino che riesce a manovrare gli insetti; Giancarlo Martini interpreta l' uomo che riesce ad attirare a sé tutti i metalli; Aurora Giovinazzo interpreta Matilde, la ragazza elettrica, capace di illuminare ogni cosa.
Difficile dire chi sia il più bravo perché lo sono tutti, ognuno di loro è speciale, come speciali sono i loro personaggi, dotati di " superpoteri".
Ma il nazismo incombe, con la sua atrocità e il suo rifiuto per tutto ciò che non rispecchia certi canoni di" perfezione"
E i nostri protagonisti devono fare i conti con questo orrore, mentre cercano di trovare una propria identità dopo la perdita del loro punto di riferimento Israel.
Ma si sa , l' unione fa sempre la forza.
Voto: 9
