Weekend al cinema con "Gran Torino" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Gran Torino
Regia: Clint Eastwood
Cast: Clint Eastwood, Scott Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, John Carroll Lynch
Trama: Walt Kowalski è un reduce della guerra di Corea, rimasto vedovo dopo tantissimi anni di matrimonio e in rapporti pessimi con i figli.
Dopo aver lavorato come operaio alla Ford , trascorre le sue giornate in solitudine in un difficile quartiere di Detroit, dove vive anche una grande comunità di immigrati asiatici, verso i quali non nutre simpatia.
Un giorno, però, si trova a difendere il giovane vicino Thao dai soprusi di una gang e diventa per molte famiglie una sorta di eroe.
Recensione: Clint Eastwood è l'highlander del cinema internazionale: alla veneranda età di 90 anni, l' attore statunitense non smette di inanellare un film di successo dopo l'altro.
Eastwood , infatti, ha iniziato anche a dirigere oltre che interpretare , come in questo caso, diventando un perfetto ritrattista della macchina da presa, soprattutto quando i personaggi raccontati sono reali e le storie vere.
" Gran Torino", un film del 2008, pur non avendo ricevuto molti riconoscimenti , è uno dei suoi più belli.
Il rapporto tra l'anziano Kowalski e il giovane Thao, che si fa più stretto quando quest'ultimo viene mandato dalla famiglia a servire per un po' di tempo l' uomo , come punizione per aver tentato di rubargli l'auto che dà il nome alla pellicola, sua grande passione e custodita gelosamente nel garage, è un rapporto che porterà Walt ad avere una nuova visione delle cose e a capire che il ragazzo ha valori molto più profondi rispetto ai suoi coetanei americani.
È un film che ci parla di inclusione e della possibilità di andare oltre i pregiudizi , per scoprire che spesso quello di famiglia è un concetto non necessariamente legato alla consanguinitá , bensì al cuore.
Voto: 9
