Weekend al cinema con "Green Book" | RECENSIONE E VOTO a cura di Jessica Gori
Regia: Peter Farrelly
Cast: Viggo Mortensen, Mahershala Ali, Linda Cardellini, Sebastian Maniscalco
Trama: Tony Vallelonga, buttafuori in uno dei migliori club di New York, si ritrova momentaneamente senza lavoro e necessita di trovarne un altro per mantenere la famiglia.
Gli viene proposto di fare da autista al noto pianista afroamericano Don Shirley, durante un tour nel sud degli Stati Uniti. Sarà un viaggio che porta i due ad instaurare un rapporto, ad ogni tappa, sempre più profondo. Tratto da una storia vera.
Recensione: Sembra di trovarsi indietro di più di un millennio, invece siamo soltanto nella seconda metà del secolo scorso, nel 1962. Non siamo ancora al momento del famoso discorso di Martin Luther king in difesa della comunità e dei loro diritti ad essa negati e questo straordinario film evidenzia tutta l' ipocrisia di una società che si fregia delle esibizioni di artisti del calibro di Don Shirley, ma non gli permette, in quanto persona di colore, di sedersi allo stesso tavolo dei bianchi o di dormire nei loro stessi alberghi, soprattutto nella parte meridionale degli Stati Uniti.
Green Book era infatti un opuscolo dove in quel periodo venivano elencati tutti i luoghi di ristoro e riposo accessibili agli afroamericani. Ma anche in questo mondo di discriminazioni, di falsità e pregiudizi, qualcosa di meraviglioso ne esce fuori: l' amicizia che , durante tutto il viaggio, riesce ad instaurarsi tra il pianista ed il suo autista improvvisato.
L' uno l' opposto dell'altro: tanto grezzo, poco colto e volgare Tony, quanto raffinato, elegante ed erudito Don. Entrambi, però, riusciranno ad aprirsi a poco a poco, aiutandosi reciprocamente negli aspetti della loro vita ancora irrisolti, andando ben oltre l' apparenza.
Ottime le interpretazioni di Viggo Mortensen, candidato all'Oscar come miglior attore protagonista e Mahershala Ali, che invece il premio lo ha vinto come miglior attore non protagonista: quasi impassibile nella sua compostezza da artista e poi improvvisamente così fragile, struggente nella sua inquietudine di uomo che non riesce ancora a sentirsi totalmente parte integrante del mondo in cui vive.
Voto: 9
