Weekend al cinema con "I migliori giorni" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: I migliori giorni
Regia: Edoardo Leo, Massimiliano Bruno
Cast: Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Marco Bonini, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Ludovica Martino, Max Tortora, Paolo Calabresi, Luca Argentero, Valentina Lodovini, Greta Scarano, Maria Chiara Centorami, Tiberio Timperi, Maria Chiara Dimitri, Pietro De Silva
Trama: Attraverso quattro ricorrenze da festeggiare, che sono la Vigilia di Natale, il Capodanno, San Valentino e l' 8 marzo, quattro storie diverse con personaggi diversi.
Giorni che dovrebbero essere di pura gioia e serenità si trasformano in momenti davvero terribili da affrontare: fratelli che litigano, imprenditori che cercano di risollevare la propria immagine fingendo di fare buone azioni, tradimenti amorosi e persino scontri sessisti.
Accade di tutto durante queste giornate, ognuna con un finale imprevisto.
Recensione: Praticamente quattro cortometraggi racchiusi in un unico film, co-diretto da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, che sono anche gli ideatori e gli sceneggiatori di tutto quanto e che sono anche i protagonisti del primo racconto, nei panni di due fratelli che non si sopportano e che rovinano la cena della Vigilia alla sorella, una nota politica.
Quelli che dovrebbero essere tra i giorni più belli dell'anno, i migliori appunto, spesso risultano l' esatto contrario, un vero disastro.
Questo perché viene a mancare il significato più profondo che sta dietro a queste feste: così esse tendono a diventare mere formalità da rispettare, come la tradizione vuole.
La commedia diventa quasi tragedia: nelle quattro dinamiche proposte, interpretate da un enorme cast, ci troviamo di fronte alla disfunzionalità delle famiglie, all'ipocrisia più totale, all'amore che diventa sempilce abitudine e perfino al cinismo.
Spunti di riflessione che ci fanno, in alcuni casi, sorridere, ma in altri ricordare che i giorni migliori potrebbero essere ben più di quattro se solo lo volessimo e non solo quelli che la società in qualche modo impone.
Voto: 7
