Weekend al cinema con "Il filo invisibile" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Il filo invisibile
Regia: Marco Simon Puccioni
Cast: Francesco Scianna, Filippo Timi, Francesco Gheghi, Jodhi May, Valentina Cervi, Matteo Oscar Giuggioli
Trama: Il giovane Leone deve girare un documentario per la scuola e decide di incentrarlo sulla vita della sua famiglia, che ha una storia particolare, perché i suoi genitori sono Simone e Paolo e lui è nato da madre surrogata, Tilly, una donna americana che vive in California.
Un giorno, però, qualcosa comincia ad andare storto tra Simone e Paolo ...
Recensione: Tra le nuove uscite della piattaforma Netflix c'è questo film di Puccioni, che annovera tra i produttori anche Valeria Golino.
Nel cast il giovane Francesco Gheghi, veramente bravo, molto naturale nell'interpretazione e molto convincente: impacciato e goffo, come qualsiasi sedicenne nell'affrontare il mondo degli adulti; triste e arrabbiato come qualsiasi figlio conteso durante la separazione dei genitori; abile nel battersi per i diritti civili, attività sempre più spesso in mano alle nuove generazioni.
D'altronde Leone deve destreggiarsi in una società che lo guarda ancora come un diverso, avendo una famiglia arcobaleno e due padri che lo hanno cresciuto e lo amano, ma che non sono per legge considerati genitori alla pari.
Inoltre deve confrontarsi con la considerazione errata da parte degli altri che anche lui sia gay, in quanto figlio di omosessuali.
Il tema della genitorialità e dei diritti da essi derivati vengono trattati con leggerezza, ma non con superficialità, evidenziando l'importanza dell'amore per i figli, al di là del fatto che la coppia appartenga allo stesso sesso o meno.
Emblematico il discorso dell'amico Jacopo, quando dice a Leone che non c'è niente di diverso tra la sua famiglia e quella di molti coetanei: non esiste mai la perfezione , ma esiste quel" filo invisibile" che lega indissolubilmente le vite delle persone.
Voto: 7
