Weekend al cinema con "La canzone della vita" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Danny Collins- La canzone della vita
Regia: Dan Fogelman
Cast: Al Pacino, Annette Bening, Jennifer Garner, Bobby Cannavale, Christopher Plummer
Trama: 1971. Un giovane Danny Collins, cantante agli inizi della carriera, sta rilasciando un'intervista per una famosa rivista.
Quarant'anni dopo lo stesso Collins è un artista molto ricco, che però conduce una vita dissoluta, dedita alla cocaina e all'alcool e ha una relazione con una ragazza molto più giovane.
Durante il suo compleanno, il fedele amico Frank gli fa un regalo veramente inatteso: una lettera ritrovata e mai stata consegnata da parte di John Lennon, il suo idolo.
Dopo averla letta l'uomo decide di dare un nuovo senso alla sua esistenza.
Recensione: Danny Collins nella realtà è Steve Tilston, un cantante folk americano al quale è accaduto proprio ciò che viene narrato in questo film del 2015.
Ad interpretarlo la leggenda di Hollywood Al Pacino, già premio Oscar nel 1993 per "Scent of Woman", che qui ci fa sorridere ed emozionare al tempo stesso.
Una storia che diventa interessante sempre più nel corso della visione, perché Danny dimostrerà di non essere solo un' anziana rockstar che si esibisce ormai solo per cantare all'infinito i suoi successi passati, ma anche un uomo divertente e altruista.
Lo si vede soprattutto nei confronti del figlio Tom, con il quale tenterà ad ogni costo di creare un rapporto fino ad allora inesistente, dato che lo aveva abbandonato quando era ancora piccolo.
L'impresa non sarà facile, ma Danny sarà determinato a riuscirci, facendo leva anche sulla simpatia che immediatamente la nipotina Hope nutre per lui e grazie anche all'aiuto di Mary, un'impiegata dell' hotel nel quale l'uomo ha deciso di stabilirsi per un po'di tempo.
Per scrivere la canzone più bella, quella della vita.
Voto: 7 1/2
