Weekend al cinema con "Mio fratello, mia sorella" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Mio fratello, mia sorella
Regia: Roberto Capucci
Cast: Alessandro Preziosi, Claudia Pandolfi, Francesco Cavallo, Ludovica Martino, Stella Egitto, Caterina Murino
Trama: Nicola, detto Nik, e Tesla sono due fratelli, ma non si vedono da moltissimi anni, da quando cioè Nik se n'è andato di casa e dalla città improvvisamente e senza spiegazioni.
L' occasione per rivedersi è la morte del loro padre e la successiva lettura del testamento.
In eredità per entrambi solo la casa di famiglia, ma anche l'obbligo di condividerla per un anno.
Recensione: Il film di Roberto Capucci, distribuito su Netflix, è leggero, ma non superficiale; è commovente, ma senza scadere nel patetico.
La decisione presa dal padre di Nik e Tesla di farli convivere" forzatamente" per un periodo di tempo sarà una punizione oppure un regalo?
Ci sono infatti moltissimi nodi che devono venire al pettine nella vita di fratello e sorella, una serie di non-detti, ma anche una nuova famiglia, quella di Tesla, che Nik deve imparare a conoscere: quella composta dai due figli della donna, Sebastiano e Carolina, che hanno un rapporto particolare.
Sebastiano è un fratello" ingombrante" , in quanto, pur molto talentuoso come musicista, è affetto da schizofrenia e questo comporta una vita nella sua ombra per Carolina , dovendo aiutare la madre nella sua protezione.
Soltanto Nik, con i suoi modi inconsueti, in realtà riesce a scalfire la sua" corteccia".
Viene affrontato questo tema della salute mentale con assoluta delicatezza, ponendo anche l' accento sulle difficoltà di una madre, in questo caso single, alle prese con la sofferta gestione della situazione.
Bella l'intesa tra i protagonisti Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi, così come l'interpretazione dei giovani Francesco Cavallo e Ludovica Martino.
Una scena in particolare del film toccherà il vostro cuore.
A voi scoprire quale.
Voto: 7 1/2
