Weekend al cinema con "Un principe (quasi) azzurro" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Un principe (quasi) azzurro
Regia: Philippe Lellouche
Cast: Vincent Perez, Vahina Giocante, Jacques Weber, Nicole Calfan, Chloé Coulloud, Jerome Kircher, Come Levin, Moussa Maaskri, Judith Siboni, Pierre Laplace
Trama: Jean Marc è un aitante uomo d' affari, con alle spalle ben due divorzi e una figlia in procinto di sposarsi.
L' uomo è un latin lover e non ha una relazione stabile perché è arido di sentimenti e molto preso dal lavoro.
Durante il tragitto in macchina per raggiungere la città dove avrà luogo il matrimonio di sua figlia, Jean Marc incontra la giovane Marie, una ragazza molto solare, piena di ideali e di sogni.
I due si troveranno nella condizione di dover trascorrere un po' di tempo insieme e conoscersi meglio.
Recensione: Su sceneggiatura di Luc Besson e direzione di Philippe Lellouche, l' attore e regista svizzero Vincent Perez, solitamente interprete di film d' autore, diventa protagonista di questa commedia romantica del 2013.
Il suo personaggio non ha niente del principe azzurro di cui si parla nel titolo della pellicola: cinico, insensibile, infedele..sono infatti solo alcune delle caratteristiche che lo identificano e che neanche l' amore per la figlia, avuta quando era molto giovane, riesce a modificare più di tanto.
L' uomo è infatti troppo egoriferito e dedito al proprio lavoro per pensare agli altri; così quando il caso gli fa trovare sulla sua strada, nel vero senso della parola, la bella Marie, totalmente diversa da lui, Jean Marc verrà travolto da questa ragazza così esuberante, che ama la libertà e la giustizia.
E proprio lei, inaspettatamente, riesce poco a poco ad entrare nel cuore dell'uomo, che sembrava veramente incapace di palpitare.
Non mancheranno gli imprevisti e non tutto andrà liscio, ma la storia è veramente piacevole nonostante una trama molto lineare e già rivista.
Voto: 6 1/2
