Weekend al cinema "Ero una popstar" | Recensione a cura di Jessica Gori
Titolo: Ero una popstar
Regia: Eddie Stenberg
Cast: Ed Skrein, Leo Long, Eleanor Matsuura, Stanley Morgan,
Trama: Vince è stato uno dei componenti di una famosa boyband statunitense.
Dopo vent'anni si ritrova con poco denaro e una carriera ferma; perciò si esibisce per strada e va in giro alla ricerca di case discografiche che lancino qualche sua canzone.
Un giorno, per caso, si imbatte in un ragazzino, Stevie, che ha il ritmo nel sangue, ma è affetto da autismo e vive solo con la mamma Amber, molto protettiva con lui.
Vince cercherà di convincere la donna a permettergli di suonare con il figlio, per provare a risollevare la propria immagine.
Recensione: Quante possibilità ci sono che si possa raggiungere un grande successo e poi perderlo all' improvviso?
Tante, in realtà, più di quelle che pensiamo.
Quante possibilità ci sono, invece, di incontrare una seconda volta una persona vista casualmente in una grande citta?
Pochissime, quasi nulle.
Eppure la combinazione di questi due fattori e ciò che permette al protagonista Vince di dare una svolta significativa alla propria vita, afflitta anche da profonde ferite che si porta dietro dal passato e che ancora gli danno tormento.
Unico sfogo la musica, che non ha mai abbandonato, anche se non riesce a farsi apprezzare più come una volta.
Conoscere la realtà di Stevie, il suo mondo e il suo enorme talento, sarà salvifico per lui, ma allo stesso tempo darà modo al giovane di uscire un po' dal suo guscio, trovando la sua strada e una certa emancipazione dalla madre, che a sua volta ha dovuto sacrificare la sua passione per la danza per dedicarsi al figlio.
Un film che abbraccia l' inclusione e l' espressione artistica, ma anche l' importanza della musicoterapia per superare le proprie difficoltà emotive.
Voto: 7
